M5S: la senatrice sannita Ricciardi nominata nella Commissione di Vigilanza Rai Politica

La senatrice sannita del M5S, Sabrina Ricciardi, nominata nella Commissione di Vigilanza Rai. Ad annunciarlo è la stessa esponente pentastellata attraverso un post sulla propria bacheca facebook.

“Prima di essere una Senatrice della Repubblica italiana, - scrive - sono figlia del Sud, una terra meravigliosa. Precisamente di Benevento, una città ricca di storia, arte e cultura. Faccio parte della ‘Commissione Trasporti, poste & telecomunicazioni’ e della ‘Commissione Politiche europee’. E non solo: sono stata da poco eletta componente della ‘Commissione di Vigilanza Rai’.

A tal proposito, - spiega la Ricciardi - stavo sfogliando alcuni dati di una ricerca (a cura di Valentina Cremonesini e Stefano Cristante) avente ad oggetto ‘il modo in cui il Sud viene trattato nell’informazione pubblica’. Sono allibita: dal 1980 al 2010 il Tg1 delle ore 20 (su un totale di 1844 campioni esaminati) ha trattato tematiche inerenti il Mezzogiorno nel 9% dei casi, in media una volta ogni 10 servizi. Volete sapere gli argomenti trattati in maniera dominante? Cronaca, criminalità, welfare e meteo. Ed ovviamente quando si discorre di cronaca, essa è ‘nera’, quando si discorre di criminalità si parla di mafie e morti ammazzati, quando si discorre di welfare si parla di malasanità. In totale circa il 60% dei servizi hanno ad avuto oggetto omicidi, truffe, rapine, scandali sanitari e mafie.

La mia terra per decenni - prosegue nel post - è stata rappresentata come territorio degradato, intombato dai rifiuti, dominato atavicamente dal malaffare e dalle mafie. Quante volte abbiamo sentito gli organi di informazione aprire i servizi con frasi del tipo “Emergenza rifiuti: sembra di stare in Campania, ma si tratta di Roma”. Se prendiamo come punto di riferimento i due maggiori quotidiani italiani (la Repubblica e il Corriere della Sera) non posso evitare di notare come la metà degli articoli riguardi ancora una volta la criminalità e le mafie (dossier Cristante-Cremonesini). Le regioni meridionali più citate sono la Sicilia e la Campania, mentre le altre regioni risultano essere quasi del tutto ignorate, invisibili insomma.

Vivo in una terra difficile - è innegabile - ma che è stata faro storico della cultura e della civiltà moderna, terra di primati passati e contemporanei. Penso a Potenza, tra le prime 20 province italiane per startup, come anche la Puglia, regione leader del settore. Penso a Bari, migliore provincia meridionale per reddito pro capite e seconda per attività manifatturiere o a Matera, Capitale europea della cultura del 2019. Come del resto sono meridionali otto distretti tra i primi 15 del paese per numero di imprese giovanili, dalla moda alla meccanica. Penso alla solidità manifatturiera di Salerno, alle eccellenze universitarie campane. Per dire: anche dalle nostre parti si può parlare di economia, impresa e soprattutto dare un volto diverso alla nostra terra.

Davvero, da meridionale mi mortifico ogni qualvolta si perda un’occasione per raccontare le bellezze di una parte del territorio che ‘campa’ soprattutto grazie al turismo e alla cultura. Ed ignorare o sminuire questi ultimi due aspetti è un delitto contro tutti quei giovani che ogni anno devono emigrare ed abbandonare la propria famiglia in cerca di fortuna. Quella stessa fortuna che, purtroppo, non sempre risiede in un territorio istituzionalmente dimenticato. Un esempio? Al Sud risiede il 34% della popolazione, eppure è destinatario solo del 23% degli investimenti pubblici.

Per il momento abbiamo fatto un incontro conoscitivo, ove ho avuto modo di parlare coi miei colleghi: 7 della Camera e 7 del Senato. Devo dire la verità, sono della persone fantastiche! Il nostro obiettivo primario è di gettare le basi per una programmazione ed un’organizzazione nuova, al fine di mettere in chiaro le nostre prerogative come Movimento, focalizzandoci su di un obiettivo chiaro e condiviso.

Per quelle che sono e che saranno le mie competenze, - conclude Ricciardi - mi impegnerò affinchè l’immagine della mia terra possa essere canalizzata in un modo più equo e dignitoso. Farò gli interessi della nazione: quando si parla di Italia, si deve parlare dalla testa ai piedi. Al contempo sono a vostra disposizione per segnalazioni e suggerimenti”.