Medici: in questi cinque anni il Consiglio Comunale è stato oltraggiato da pratiche mercantilistiche Politica

Antonio Medici, candidato sindaco della lista civica ORA – Occorre Reagire Adesso, ha diramato un comunicato in cui bolla con parole di forte biasimo i vari “cambi di casacca” - operati in questi ultimi cinque anni tanto dai consiglieri comunali di centrodestra quanto da quelli di centrosinistra ed alimentato, a suo dire, dallo stesso sindaco Pepe - a cui i beneventani hanno dovuto assistere inermi e che oggi sono culminati nello scioglimento anticipato della civica assise.

«Finisce oggi degnamente, a soli 30 giorni dalle elezioni, la consiliatura guidata da Fausto Pepe - scrive Medici -. Un quinquennio durante il quale il Consiglio Comunale, luogo di massima rappresentanza dei cittadini, è stato oltraggiato con pratiche mercantiliste. Come diversamente definire gli innumerevoli passaggi di campo dei consiglieri comunali, che senza remora e senza dignità, son saltati dal centro destra al centro sinistra, da uno schieramento all’altro. Non è possibile portare il conto di tutti i “cambi” di casacca né di tutti i gruppi e gruppuscoli consiliari via via costituitisi. Il sindaco Pepe ha costantemente alimentato questo indecente mercato distribuendo incarichi, nomine di assessori e consiglieri di amministrazione ed oggi ne paga il giusto prezzo. E’ bene ricordare che da oltre un anno l’amministrazione della città è paralizzata dall’impossibilità di svolgere i Consigli Comunali per l’assenza di una maggioranza stabile. Il Sindaco, nell’interesse della città, avrebbe dovuto prenderne atto e rassegnare anticipatamente le dimissioni. Ha preferito invece tirare avanti pur di rimanere a gestire. Si scioglie, dunque, il Consiglio Comunale con il contributo di consiglieri che sino a qualche giorno fa sostenevano Pepe e che, con disinvoltura e senza ragione apparente o confessabile, sono saltati nel minestrone già acido che sostiene la candidatura di Carmine Nardone. A far crescere il livello di schizofrenia si aggiunge il comportamento del PdL che in contrasto con la logica della politica dell’alternanza, da un anno ha rinunciato a fare opposizione, contribuendo a mantenere artificialmente in vita la giunta Pepe di cui ancor oggi, di fatto, mostra di preferire la rielezione. Sicché il voto alla PdL sarà un voto inutile. Tutto questo - conclude Antonio Medici - rappresenta, nella sua forma più autentica, il degrado della politica, ridotta a luogo di contrattazione e scambio di interessi personali ed affari. ORA è il momento di dire basta a questo spettacolo indegno ed irrispettoso delle persone, della città, delle istituzioni».

 

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