Pari Opportunità, Principe: ''Mastella glissa l'argomento e Callaro svolge il compitino di assistente sanitaria'' Politica

Vittoria Principe, componente della commissione regionale della Campania Pari Opportunità, stavolta bacchetta il sindaco Mastella e la consigliera Callaro sul mancato rispetto dell’attuazione degli istituti e politiche in materia di Pari Opportunità.

“Ho sollecitato più volte sia il sindaco pro tempore Mastella, che la consigliera di Pari Opportunità del comune di Benevento Callaro, affinchè, dopo l’approvazione del regolamento per la istituzione della consulta delle donne, si procedesse, celermente, alla costituzione della stessa. Nessuna risposta come sempre.

Sia il sindaco pro tempore Mastella, che la consigliera delegata Callaro, cui spetta il compito di attivare sollecitazioni in materia e linee guida, a tutt’oggi, non hanno messo in campo alcuna azione significativa.

Mastella glissa l’argomento, perché impegnato, come si sa, in questi giorni, a trovare flebili equilibri politici cercando di accontentare tutta la sua maggioranza con pezzi di deleghe che svuotano di fatto gli attuali assessorati.

Dal canto suo la consigliera Callaro, svolge il compitino di assistente sanitaria, presidiando ed organizzando banchetti ad hoc per visite gratuite con screening alla tiroide ed altro. Azione meritoria, ma non certo rientrante nelle attività della delega cui è stata investita dal sindaco. Cosa diversa è la Salute di Genere.

Come cosa diversa sono per l’appunto le Pari Opportunità: diffusione della cultura di genere, catechizzazione dei principi che le caratterizzano, attivazione della consulta (strumento che permette alla donna di contribuire con la propria visione e le proprie esperienze allo sviluppo del contesto), attivazione del Cug Comunale e tante altre attività che sicuramente non si esauriscono, come detto, in mere visite gratuite cardiologiche, ecc.

Tutto ciò, purtroppo, ci porta ad una sola conclusione: questa amministrazione ha relegato le Pari Opportunità alla mera “rappresentanza di genere”, sottovalutando l’importanza delle stesse e svuotandole di contenuti, a patto che si conoscano”.