Ventidue alloggi da realizzare nei sottotetti di palazzine IACP... Politica

Sta avendo un cammino incerto una originale proposta a favore dei senza casa. L'Istituto per le Case Popolari (IACP) di Benevento non riesce a soddisfare tutti gli aventi bisogno. S'è trovata una soluzione salomonica su un numero di alloggi pari a 22, i pazzi secondo la Smorfia napoletana.

E sapete come saranno realizzati? Nel sottotetto di palazzine già di pertinenza dell'IACP. Senza sapere se, per ipotesi, proprio i sottotetti sono stati già acquisiti in proprietà dagli assegnatari. E' sempre un sogno segreto quello di sfruttare la proprietà del lastrico solare per fare una soprelevazione.

Ma può l'IACP, col consenso del Comune, fare una soprelevazione, sia pure a fin di bene?

E quanto costa smontare i tetti, impiantare diversi cantieri, arrecare fastidio agli abitatori delle palazzine prese di mira, rialzare la muratura necessaria a dare l'altezza minima degli alloggi da costruire? E chi ha calcolato che la strutture delle palazzine esistenti, magari risalenti a decenni addietro, siano in grado di reggere il peso della soprelevazione?

Mentre in molti si affannano a capire se ne valga la pena (con tanto suolo spaso al sole dove una palazzina di 22 alloggi non darebbe neanche nell'occhio), si chiede che venga svelato il nome del genio che ha partorito l'idea. Anzi brevettatela.

Il mondo intero è pronto ad una generalizzata soprelevazione.

MARIO PEDICINI

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