A proposito dei tre fratelli medici Società

Illustre Direttore,

ho letto con interesse sul numero 2/2014 di “Realtà Sannita”, da Lei prestigiosamente diretto, l'intervista rilasciata dall'Esimio collega Dott. Lucio Simeone, residente a Venezia, che ha rinnovato in me dolci ricordi e serene riflessioni.

lo conobbi tantissimi anni addietro i l Dott. Lucio Simeone proprio nella sua casa in “Piazza Orsini” di Benevento (che egli ricorda con nostalgia) presso lo studio di Suo fratello, il ginecologo Nicola, che io conoscevo benissimo perché era stato compagno di studi di specializzazione di Oncologia a Milano, e amico fraterno, di mio fratello Gennaro, deceduto da diversi anni. Ci scambiammo dei pareri e dei consigli sui nostri studi universitari e poi non ci siamo più incontrati.

Io mi laureai in Medicina e Chirurgia all'Università di Napoli ed ho sempre espletato la mia attività professionale a Benevento e nella provincia sannita. Lui si laureò nel nord Italia, come l'altro suo fratello Italo, e si è brillantemente realizzato a Venezia e non ci siamo più visti.

Con Suo fratello Nicola, invece, valente ginecologo, ebbi un ottimo rapporto professionale, assieme ai miei fratelli medici, Gennaro e Clino, ed anche frequentazioni amicali molto strette. Poi Nicola si trasferì all'Ospedale Civile di Avezzano (l'Aquila) a dirigere il reparto di ginecologia; ivi intervenne la Sua prematura scomparsa; successivamente avvenne anche la scomparsa dei miei fratelli Gennaro e Clino. Così tra noi e Nicola si chiuse una parentesi di vita fatta di amicizia, affetto e rispetto.

La vita professionale dei colleghi Simeone e la mia e dei miei fratelli (modestamente) hanno confermato in me la consapevolezza che ognuno, in qualsiasi luogo operi, raggiungerà traguardi prestigiosi, di rispetto e gratificanti se ha talento, volontà e professionalità.

Mi permetto di dire al collega Lucio Simeone che io sono convinto che Lui e i Suoi fratelli avrebbero raggiunto traguardi ugualmente prestigiosi e gratificanti se fossero restati a Benevento. Non mi convince infatti la Sua idea che a Benevento tutto è precluso se non sei “allineato” come ha scritto su “Realtà Sannita”. Tantissimi nostri illustri concittadini, di ogni estrazione e settore socio-politico si sono imposti nella Società, in ogni campo, senza essere allineati al potente di turno.

Se poi un nostro concittadino si è allontanato o si allontana perché altrove pensa di trovare, e trova, le condizioni, le strutture tecnico-scientifiche e l'organizzazione sanitaria per meglio realizzarsi e meglio essere utile alla Sanità e Società civile allora quella scelta è rispettabilissima ed encomiabile e fa onore alla nostra Provincia.

lo e i miei fratelli, sarà pure un limite, non ci siamo voluti mai allontanare da Benevento pur avendo avuto opportunità di realizzazione altrove.

Ed io non mi sono mai pentito di essere stato Medico Provinciale di Benevento, o Dirigente Sanitario dell'USL di Benevento o il Sindaco del mio Comune di Ceppaloni o il Medico delle mie zone Ceppaloni, Arpaise e San Leucio del Sannio; né mio fratello Gennaro si pentì di essere stato Dirigente Sanitario dell'INADEL e dell'USL di Benevento, dopo Pistoia e Campobasso; né mio fratello Clino si pentì di essere stato funzionario Medico dell'INPS di Benevento o di essere stato titolare di Studio Medico a Benevento.

Tutto ciò per libera scelta e senza alcun “allineamento”.

Ed oggi sono contento che anche i miei figli, due Medici - di cui uno anche Sindaco di Ceppaloni - due Docenti di Scuole superiori, esercitano la loro professione nella nostra terra Sannita, che io ritengo fra le più belle, più laboriose e più vivibili d'Italia, anche se talvolta, purtroppo, turbata, come spesso avviene in tante parti d'Italia da irregolarità comportamentali e legali, che vanno combattute e che tutti noi ci dobbiamo impegnare ad evitare e sconfìggere.

Con tanti auguri di ogni bene al collega Simeone

MARIO CATAUDO

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