Anche nel Sannio arriva lo swinging e la partuouze. Società

Il “Rapporto Kinsey” degli anni Cinquanta prima, i lavori di Masters e Johnson degli anni Sessanta e Settanta poi, contribuirono a gettare nuova luce sui problemi di natura sessuale che affliggevano tante coppie che, tra l’altro, volevano trovare il modo di conservare immutata quell’attrazione fisica che a suo tempo aveva costituito il cemento dell’unione. Da fenomeno tutto a stelle e strisce, da più di qualche anno si stanno diffondendo anche in Italia pratiche quali lo swinging, scambio di coppie, o la partouze, sessualità di gruppo, che, per dirla con il sessuologo milanese Willy Pasini, professore di Psichiatria e Psicologia medica all’università di Ginevra, una volta considerate vere e proprie perversioni, oggi sono ritenute da alcuni “variazioni” in tema di sessualità. Ma nella nostra città, a Benevento e nel Sannio, ci siamo chiesti, hanno fatto breccia queste “novelle pratiche”? Quando ci siamo trovati tra le mani un pieghevole “L’Agenda magazine” (diecimila copie in distribuzione gratuita) ci siamo incuriositi ed abbiamo voluto verificare. E ciò perchè nel quarto di copertina appariva la pubblicità di una rivista “Messaggi – il primo periodico trasgressivo di Benevento e di Avellino – Etero, coppie, trans, gay, amici e con e-mail foto e telefono. E così abbiamo dato l’abbrivo ad una vera e propria inchiesta, nel massimo della riservatezza ed avvalendoci di una collaborazione femminile. In questo lasso di tempo abbiamo selezionato e contattato coppie prevalentemente della provincia di Benevento. Gente sorprendentemente “normale”, persone insospettabili, col gusto di mantenere questa perversione soft all’interno della coppia. Rappresentati un po’ tutti i ceti sociali, con fascia d’età maggiormente interessata al fenomeno, quella che va dai trenta ai cinquant’anni. Non ci sembra superfluo sottolineare che nel novantanove per cento dei casi, all’interno della coppia è la donna a trovarsi in una condizione di subalternità. Sono sempre i partner maschili a tenere i contatti iniziali. Le donne “acconsentono” alla perversione, o curiosità, del marito. Per paura di perderlo, per accontentarlo, e magari perché alla fine ne traggono piacere, anche se mai avrebbero preso l’iniziativa. E in genere sono gli uomini che avanzano certe “richieste”, ispirate magari da un video hard. Poi c’è capitato d’incontrare il falso swinging. Abbiamo conosciuto uomini che hanno pagato un’accompagnatrice, o escort, per fare scambi di coppia con le mogli degli altri, tenendo le proprie compagne ignare e “al riparo” a casa. Nella stragrande maggioranza dei nostri intervistati, l’idea iniziale è sempre prerogativa del marito; la moglie però ammette di averci preso gusto, asserendo che altrimenti mai e poi mai avrebbe conosciuto così tanti uomini. Le regole in questi incontri sono semplici: niente coinvolgimenti affettivi e nessuna concessione alla gelosia. Ma molto spesso le coppie ne escono distrutte. Gli uomini in questi casi raccontano di sentirsi esclusi, mentre le donne dopo un pudore iniziale e spesso spinte dal loro compagno, si buttano con slancio in queste esperienze alternative. A tutte le coppie è stato chiesto quali misure adottassero per la prevenzione delle MTS, o Malattie a trasmissione sessuale. Quasi il novanta per cento non si preoccupa del problema. L’Aids è un qualcosa che sembra toccare altri e non loro. Quel restante dieci per cento che si preoccupa delle eventuali conseguenze, alla fine, specie se con figli, decide di non farne più niente. Abbiamo trovato anche diversi individui aberranti che, quasi a menarne vanto, ci hanno confidato di essere donatori di sangue, ma guardandosi bene dal dichiarare al personale sanitario di indulgere in simili pratiche. Alle nostre rimostranze, circa il pericolo per il prossimo derivante dal cosiddetto “periodo finestra”, hanno fatto spallucce. Fin qui i fatti. Certo il fenomeno è circoscritto ma esiste e tende allargarsi. E la nostra impressione è che sia molto più diffuso di quanto si possa immaginare. Ma tutto questo porterà davvero ad una maggiore felicità sessuale? Ne dubitiamo molto. Prima o poi si arriverà al disgusto e il ritorno al passato resta l’unica strada da percorrere.
GIANCARLO SCARAMUZZO
dal n.14-16/30 settembre 2005