Ancora vandali nelle scuole Società

Con una certa sorpresa, mista a molta amarezza, dobbiamo constatare che il vandalismo nelle scuole di Benevento sta vivendo una lunga stagione. Sembrava un fenomeno legato quasi indissolubilmente alle periodiche manifestazioni studentesche di novembre, ed invece eccoci ancora a commentare raid e scorrerie notturne nelle scuole. I motivi naturalmente sono quelli più evidenti, nella banale cornice del ulla che circonda molti pargoli e bamboccioni: saltare le lezioni, se possibile!

Altrimenti uscire sui giornali. La bravata, anche la più stupida, oggi deve essere socializzata. Qualunque mezzo è buono: You-tube, la chat, i graffiti.Il fenomeno ha radici sociali molteplici e complesse e motivazioni psicologiche che non è facile argomentare in poche righe. Essenzialmente espressione di un desiderio puerile e fanciullesco di appropriarsi delle cose rompendole o imbrattandole, i giovani ricorrono con frequenza a questa dimostrazione di disprezzo delle regole proprio a carico della struttura sociale più indifesa.

Sulla scuola si spara da più parti e lo si fa quasi sempre nell'indifferenza più generale. Ed ecco che anche l'adolescente frustrato, fintamente coraggioso (L'ho fatta franca ancora una volta!!), cerca una falsa gloria nella scorreria notturna. Un po' di adrenalina a basso costo, tanto per sentirsi vivi!

Se sgarri a casa, viene a finire che qualche paparino o mammina premurosa si rompe le scatole e ti mette a stecchetto: due-tre giorni senza macchina,senza soldini. Non di più per carità (Vuoi che si droghi, se lo puniamo troppo?).

Se fai il gradasso in mezzo alla strada, puoi sempre trovare qualche fuori di testa che ti rompe le ossa e il bel faccino. Per andare a rubare o a fare qualche bravata nei negozi, meglio andarci cauto. Qualcuno ha incominciato a spazientirsi e sparare prima ancora di gridare Aiuto!

Ed ecco allora lì, l'edificio indifeso. Ma sì, si può fare. Qualche telecamera - ove esista - è all'interno. Le forze dell'ordine, quando anche ti dovessero sorprendere, ti identificheranno ed aspetteranno la denuncia che la scuola non farà quasi mai. Ti daranno qualche giorno di sospensione o un cinque in condotta? Ti faranno spazzare qualche cortile o qualche aula? E chi se ne ...!!

La soluzione, un deterrente forse efficace, potrebbe essere la messa in funzione di telecamere esterne sui quattro lati della struttura. I furbi o i falsi coraggiosi verrebbero comunque ripresi nelle loro bravate. Ma ci sono i costi d'istallazione, le spese di manutenzione, i problemi della privacy, qualche gruppo o associazione che griderà allo stato di polizia. Meglio in definitiva perdere qualche giorno di studio. Tanto, a chi importa.

LUIGI PALMIERI