Soldi, soldi, soldi, tanti soldi. Beati siano soldi. I beneamati soldi perché chi ha tanti soldi vive come un pascià e a piedi caldi se ne sta.

E’ questo il ritornello di una simpatica canzone scritta negli anni Sessanta da Gorni Kramer e portata alla ribalta da Betty Curtis, al secolo Roberta Corti.

Essa rispecchia prepotentemente gli anni in cui venne scritta: l’Italia era in pieno boom economico, il nostro Pil correva più di ogni altro tra i Paesi dell’Occidente e - a sentire chi quegli anni li ha vissuti - si respirava ovunque e a ragion veduta fiducia e ottimismo per il futuro.

Oggi, invece - XXI secolo - ci attanaglia una palpabile crisi economica e politico istituzionale, che ci tiene legati al resto d’Europa come la più becera catena di sant’Antonio, ma… ecco una bella notizia strombazzata dalla Banca Centrale Europea: lanciato il nuovo pezzo da 50 euro, inizierà a circolare dal 4 aprile 2017.

Evviva! Gaudio e tripudio!

Guardo su internet come è fatta: veramente bella e poi c’è scritto: “le sue avanzatissime caratteristiche di sicurezza contribuiranno a proteggere la nostra moneta” e ancora “fra le banconote in euro, quella da 50 è la più ampiamente utilizzata e rappresenta il 45% di tutti biglietti in circolazione”.

Mmmh… Sì, però… diamo un’occhiata al mio portafoglio: neanche una, lo sapevo io non rientro in quella percentuale di cui sopra della BCE.

In compenso spuntano le sorelline più piccole da 20 e 10 euro, le baby monetine invece preferisco riversarle nei due salvadanaiche troneggiano sulla mia scrivania.

Hai visto mai che un domani - spaccando la “preziosa terracotta” - salti fuori quella tale moneta, con quel tale errore di conio che moltiplica a dismisura il suo valore?

Mentre sogno ad occhi aperti mi assale una fottuta nostalgia delle care, vecchie care lire…

Allora sì che le 50mila lire ingrassavamo il mio portafoglio.

Ora di veramente prezioso c’è solo lui: il portafoglio! Sic…

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it