Bisogna creare un grande patto di sviluppo Società
La politica non è un mercato
di slogan, ma ragionamento e risoluzione de problemi.
È quanto dichiara Aniello
Cimitile, candidato alla presidenza della Provincia di Benevento per
il centrosinistra.
In questi anni - ha proseguito
Cimitile - si gioca una partita importante per la nostra Provincia:
riuscire ad agganciare lo sviluppo per costruire insieme un Sannio
più moderno, che sappia offrire buon lavoro, una elevata
qualità della vita, eccellenza ambientale, sicurezza e qualità
sociale; è un progetto ambizioso in un periodo di economia
globale, nel quale i territori sono in competizione tra loro.
Per questo, è necessario mettere
in piedi un grande patto di sviluppo tra le forze vive dei nostri
territori, a partire dalle istituzioni e dalla politica, dal mondo
del lavoro, delle professioni e delle imprese, della formazione e
dell'università.
Chi può fare tutto questo? La
Provincia è capace di guidarci verso questo obiettivo,
assumendone la responsabilità. Durante l'amministrazione
Nardone si sono avuti risultati eccellenti: il prodotto interno lordo
è cresciuto fino al 27,5% e anche la produzione di ricchezza
pro capite ha registrato un notevole aumento. Ma non basta.
Bisogna creare lavoro, attraverso
l'accrescimento della ricchezza che viene prodotta nel nostro
territorio. La nostra sfida è quella di abbattere i tempi per
il raggiungimento di questo traguardo.
L'obiettivo, ambizioso ma possibile,
è quello della crescita del PIL del + 50% nei primi cinque
anni. La Provincia di Benevento può farcela, avendo dimostrato
in questi anni che lo sviluppo è a portata di mano.
Per essere più chiari, non
vogliamo una crescita economica qualsiasi, ma uno sviluppo
sostenibile che rispetti i diritti dei cittadini e che condivida le
questioni con le popolazioni del Sannio.
Senza il consenso e la partecipazione
non si può governare e non si possono determinare
miglioramenti. In questi dieci anni, il centrosinistra unito ha
governato bene. Dunque, squadra che vince non si cambia.
Quanto al problema delle mie
origini, vorrei dire, e non tornerò più sull'argomento,
che una persona appartiene ad un territorio nella misura in cui a
quel territorio dà e per quanto da quel territorio riceve in
termini di cultura, esperienza e formazione di competenze. E poi,
perché innescare una polemica del genere in una Provincia a
rischio di desertificazione che ha bisogno di attrarre energie e
intelligenze?
La mia volontà è di
portare il mio lavoro e la mia esperienza politica al servizio del
Sannio, attraverso un modo di intendere il progresso che è
quello del centrosinistra: fuori dai luoghi comuni, dentro lo
sviluppo.