Così cambia la professione del Geometra Società

Il Dirigente Scolastico dell'I.T.G. G.Galilei, la Dott.ssa Grazia Pedicini ha rilasciato un intervista per Realtà Sannita, focalizzando l'attenzione sulla figura del geometra nel terzo millennio, inserita a pieno titolo nei Piani Strategici della città di Benevento e delle aree interne, per eliminare le criticità ed esaltare i punti di forza, legati alla riqualificazione dei tessuti urbani e alle nuove sfide ambientali.

In una realtà dominata dalla tecnologia e dai processi globalizzanti, come si colloca oggi la figura del geometra?

Da un lato la qualità della nostra vita dipende sempre più dalla evoluzione tecnologica; dall'altro la globalizzazione dei mercati e le problematiche energetiche legate ai processi di produzione, di trasporto e di utilizzo del patrimonio edilizio, chiede alla società di affrontare nuove sfide come, ad esempio, quella dell'emergenza climatica ormai non più rinviabile.

In questo particolare contesto la figura professionale del geometra rappresenta il primo livello della filiera di tecnici che operano sul territorio, certamente quella più diffusa e presente.

Tali peculiarità fanno del geometra una figura tecnica determinante per il conseguimento degli obiettivi da raggiungere in materia di gestione del territorio e di efficienza energetica del patrimonio immobiliare anche grazie all'utilizzo di specifiche attrezzature tecnologicamente avanzate

Qual è il suo giudizio sul Piano Strategico della città di Benevento?

È certamente uno strumento fondamentale per dirigere lo sviluppo di un territorio dalle potenzialità inespresse come quello sannita. I primi scenari del Piano proposti dal Comune di Benevento rilevano concretamente i punti di forza e quelli di debolezza che storicamente condizionano il progresso socio-economico della provincia. L'obiettivo che l'amministrazione comunale si pone di trasformare la città in luogo di relazione tra i grandi corridoi europei e le aree interne ed in centro di cultura, ricerca e sperimentazione di modelli sostenibili dello sviluppo è certamente condivisibile ed ambizioso.

Come si pone il geometra di fronte a questo Piano?

Ma sono proprio gli assetti di sviluppo proposti per realizzare quest'obiettivo che più da vicino interessano il ruolo professionale del geometra. Il piano, infatti, tra le altre cose, dovrà indirizzare i processi di riqualificazione ambientale, prevedendo forme di sviluppo sostenibile per il territorio; dovrà regolamentare i processi di riequilibrio delle funzioni urbane, tutelando il tipico paesaggio agrario e nello stesso momento migliorando i parametri di qualità urbana. Temi questi che sono affrontati presso l'Istituto tecnico per geometri di Benevento nello specifico percorso formativo dell'indirizzo territoriale ed ambientale denominato ETA.

Insomma ci troviamo di fronte ad una figura tutta nuova del geometra - professionista... E' così?

Certo, la specificità di questo indirizzo risiede nell'adeguamento dei contenuti delle discipline tradizionali, alle mutate esigenze di tutela e di riqualificazione ambientale del territorio, in quanto conferisce al tecnico diplomato, così formato, unitamente alle tradizionali competenze grafico-progettuali proprie dei settori delle costruzioni e topografico, anche quelle spiccate capacità giuridiche, amministrative, economiche ed estimative che gli consentono di gestire e valutare i processi di trasformazione del territorio attraverso procedure di analisi della compatibilità ambientale. In tal senso il profilo di tecnico geometra formato presso la nostra scuola già risulta orientato alla tipologia di competenza richiesta per superare le criticità del territorio secondo le indicazioni individuate dal piano strategico.

Quanti alunni delle scuole secondarie di 1° Grado hanno inoltrato le domande d'iscrizione al G. Galilei ?

Siamo molto soddisfatti dell'andamento delle iscrizioni per il prossimo anno, in quanto riusciremo a formare n. 3 classi prime del geometra ed una del Liceo Scientifico.

Ciò costituisce un successo, visto il calo demografico che quest'anno è arrivato ad investire la scuola superiore.

C'è ancora molto da lavorare - certo - per la implementazione del Liceo Scientifico, una opportunità formativa in più nel territorio cittadino che ancora non è stata sufficientemente recepita dalle famiglie. Siamo fiduciosi - però - che le chiavi di volta della nostra offerta - (una scuola a dimensione di studente e una posizione logistica centralissima) - ci daranno negli anni quell'incremento consistente che quest'anno è comunque partito.

Dott.ssa Grazia Pedicini secondo lei quali sono state le motivazioni dalla scelta e le aspirazioni dei ragazzi per il futuro?

L'età di accesso alla scuola superiore è ancora contraddistinta da incertezze e dubbi sul proprio futuro, alle quali si associa un diffuso atteggiamento giovanile di vera e propria difficoltà ad immaginare il futuro.

Ciò comporta scelte non sempre consapevoli e - soprattutto - non sempre consone alle caratteristiche individuali. Comunque, sicuramente i tecnici sono preferiti da coloro che identificano il diploma come strumento di inserimento immediato nel mondo del lavoro mentre il Liceo Scientifico assume sempre di più la configurazione di scuola completa che prepara per l'Università.

Lei per molti anni ha diretto i Circoli Didattici della Penisola e della Provincia di Benevento.

La sua penultima esperienza è legata all' I.C. di Cautano. Attualmente dall'anno scolastico 2008/09 ha assunto la Dirigenza di un Istituto Superiore di grande prestigio in terra Sannita. Perché?

Fra i diversi Istituti nei quali ho avuto modo di lavorare in tanti anni di carriera professionale, sicuramente quello di Cautano riveste un ruolo particolare, perché lì sono rimasta per ben nove anni consecutivi, realizzando progetti innovativi e portando avanti con convinzione i percorsi dell'Autonomia Scolastica, in un clima di relazione positivo e sempre impostato ad un caldo rispetto della persona umana.

Cautano e tutte le altre scuole sono un po' come il primo amore: rimane nel cuore ma viene sostituito con esperienze diverse. E questa dell' I.S. G.Galilei è davvero una esperienza impegnativa ma entusiasmante, della quale forse non sono ancora all'altezza ... ma stiamo crescendo!

NICOLA MASTROCINQUE