CURIOSANDO DIETRO L’ANGOLO… Società

Una giovane artista sannita dà forma al suo talento ispirandosi alle leggende locali, sullo scenario, più che suggestivo, del nostro maestoso ed imponente Arco di Traiano .

Continua il nostro percorso attraverso il centro storico alla riscoperta delle nostre radici e di quei negozietti che ospitano frammenti di Storia Beneventana con delle curiosità intriganti, come la nostra nuova meta, che è rappresentata da “Incantesimi d’arte”, un’affascinante “bottega” situata in via Manciotti, 56, presso l’Arco di Traiano. Il locale, aperto dal 2002, nasce come un laboratorio artigianale da un’idea di Antonella Catarina, una giovane sannita innamorata del suo mestiere e appassionata di dipinti che lei stessa realizza con svariate tecniche. “Ho sempre desiderato poter esporre le mie opere, sin dai tempi del liceo, è proprio per questo che mi sono dedicata ad una preparazione autodidatta in cui ho riscoperto il vero volto dell’arte”, ci ha spiegato la nostra giovane artista, che ha svolto anche delle ricerche per ritrovare aneddoti particolari sulle streghe da poter rielaborare ed offrire ai turisti come souvenir. “C’era una volta…(e c’è ancora) una città chiamata Benevento, dalle origini antiche e dalle vicende stregate…forse non tutti conoscono una vecchia leggenda che narra di un noce…” , è così che ha inizio la pergamena chiusa da un sigillo simile all’antica ceralacca, che rappresenta uno dei tanti oggetti misteriosi presenti all’interno del caratteristico negozietto, e ancora continua: “Ancora oggi è meglio non avventurarsi, di notte, per i vicoli della città, infatti quando l’alba si fa strada nel mondo e l’erba è ancora umida, le Janare, come le chiamano qui, escono per raccogliere le ultime erbe per le loro pozioni…Verità o leggenda? Questo nessuno lo sa…” …ed è bello credere che un pizzico di magia sia sopravvissuta negli anni allo scetticismo e alla diffidenza della gente.
La nonna di Antonella, quando lei era solo una bambina, le narrava che nella nostra città vi era l’uso di appendere dietro la porta di casa una piccola streghetta per scacciare folletti dispettosi e spiritelli cattivi, così questa leggenda è cresciuta insieme a lei e si è poi materializzata in “Bea, la streghetta portafortuna” , un piccolo fantoccio che viene venduto insieme a calamite stregate e tanti altri particolarissimi oggetti che danno vita ad originali e creativi souvenir della nostra città. Oltre a questi realta_articoli il locale offre una piccola sezione di cartoleria, poiché, come ci spiega Antonella, “Essendo l’artigianato un campo abbastanza inesplorato è difficile conquistarsi la fiducia del cliente, che guarda alle novità con diffidenza, per cui, su suggerimento della mia famiglia, abbiamo introdotto realta_articoli di cartoleria per allargare i nostri orizzonti ed ottenere un maggior riscontro con il pubblico”. Ci è stato simpaticamente rivelato che l’articolo più venduto è la “fotocopia”, seguita dai souvenir e dall’oggettistica da regalo, anche se il negozio vanta un’ampia gamma di bigiotteria artigianale, di pelletteria firmata, nonché di quadri e dipinti, tra cui una personalissima riproduzione del volto del giudice Paolo Borsellino. Antonella ci ha inoltre confidato: “Anche se l’attività ha degli alti e dei bassi, prediligo una produzione esclusivamente mia, soprattutto per trarne soddisfazione, dal logo all’insegna è stato tutto realizzato su progetto mio…”, come anche la “mamma di Bea”, ossia la strega dalle dimensioni quasi umane realizzata in pelle e stoffa, che è posizionata all’ingresso del negozio e che mentre stiamo per andarcene sembra quasi volerci salutare.
Si ritorna alla realtà, lasciandosi alle spalle un piccolo mondo incantato e si prosegue verso una nuova destinazione, ancora avviluppati in quell’armonia di colori, di forme e di odori che ci esortano a ritornare a far visita a tutte quelle streghette e alla loro premurosa creatrice, che ce le ha presentate come figlie di un gesto d’amore per il proprio mestiere.

MARIASERENA PELLEGRINI