Escalation di violenza contro i medici, Ianniello: ''Necessario garantire la sicurezza degli operatori sanitari'' Società

“Dopo l’ennesimo episodio di violenza ai danni di una dottoressa, mi sento di dire che non  bastano più le parole né le dichiarazioni di solidarietà. È  il momento delle decisioni e delle azioni mirate a contrastare questo fenomeno”. Così scrive Giovanni Pietro Ianniello, presidente OMCeO di Benevento.

“L’escalation di violenza contro i medici e gli altri operatori sanitari è una vera emergenza di sanità pubblica è una violenza due volte cieca. La prima, perché la furia è sempre irrazionale e ingiustificata; la seconda, perché  colpisce un professionista che è lì per i cittadini, per difendere la loro salute, spesso per salvare una vita. Dopo le tante sollecitazioni della Federazione Nazionale e di molti Ordini Provinciali, anche la Politica si è accorta di questa emergenza - afferma Ianniello -. Sono stati depositati  diversi progetti di Legge di iniziativa parlamentare e ad agosto è arrivato il disegno di Legge di iniziativa governativa, presentato dai ministri Grillo e Bonafede e approvato dal Consiglio dei Ministri.

Come FNOMCEO - continua Ianniello - abbiamo chiesto  che il reato delle aggressioni contro gli operatori sanitari fosse perseguibile d’ufficio. Questo perché il più delle volte il medico aggredito non denuncia, per vergogna, per rassegnazione, ma anche per paura, se minacciato dagli aggressori che gli intimano il silenzio”.   

Nei prossimi giorni  chiederò ufficialmente al prefetto di Benevento  di convocare Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per valutare, insieme ai management dell’ASL e dell’Azienda S. Pio, eventuali interventi per arginare tali episodi di violenza, primo tra tutti garantire la presenza di personale di sorveglianza in ambienti a rischio come la sede  del SERD o della Continuità Assistenziale”.