Esegue una PET a pagamento presso un centro privato. L'ASL di Benevento condannata a risarcire le spese Società

Buone notizie per il diritto alla Salute dei cittadini sanniti. Il Giudice di Pace di Benevento ha riconosciuto a una paziente oncologica, con sentenza n. 944/2018, depositata in cancelleria lo scorso 5 ottobre, il diritto al rimborso delle spese sostenute per un esame diagnostico di medicina nucleare con apparecchiatura Pet/Tac. La donna era stata costretta a effettuare l’indagine (vista l’impossibilità di eseguirla pubblicamente, e in tempi celeri, sul territorio di residenza, ndr) in un centro polidiagnostico privato accreditato, il GammacordSanniotac di Benevento.

Il Centro Polidiagnostico, a sua volta, si era visto costretto ad applicare la tariffa, seppur in maniera ridotta, per aver raggiuto il tetto delle prestazioni eseguibili con  accreditamento del Servizio Sanitario Nazionale, riconosciutogli dalla Asl sannita, ai tempi della esecuzione da parte della paziente.

L’Azienda Sanitaria Locale di Benevento, ha tentato di resistere alla richiesta di rimborso. E’ stata invece condannata al risarcimento, visto che la prestazione, per i malati oncologici, viene normalmente effettuata in regime di esenzione totale.

La paziente, infatti, dopo l’iniziale diniego, non si è data per vinta. Ha chiamato in Giudizio l’Azienda Ospedaliera sostenendo che le ragioni di urgenza di una prestazione salvavita per la quale vige il regime di esenzione totale, presso strutture sia pubbliche che private, non possono essere eliminate da tetti di spesa regionali pena la violazione degli artt. 32 della Costituzione e 8 bis/1-2 d. Lgs n. 502/1999.

Il Giudice di Pace, con la sentenza n. 944/2018, le ha dato ragione, ribadendo “il diritto primario e fondamentale alla Salute previsto e tutelato dalla Carta Costituzionale”. Ha così disposto il rimborso delle spese ospedaliere, anche non autorizzate, nei casi di pericolo di vita o di aggravamento della malattia o di non adeguata guarigione, evitabili soltanto con cure tempestive non ottenibili dalla struttura pubblica.