I gruppi di preghiera Società

Gelsomi'!!! richiamiamo, sorpresi, l'attenzione della nostra lavascale che credevamo ammalata, data la sua notevole assenza dal nostro condominio. Invece, tutta pimpante, fuoriuscendo dalla vecchia Fiat 600 guidata dal consorte, srotola una bandiera e si avvia ad accodarsi ad un gruppetto di donne che, con cartelli e fasci di fiori, si accinge a prendere posto su di un pullman. Gelsomi', beata chi si vede! Ci fa tanto piacere di vederti in buona salute... Come mai ti fai tanto desiderare... dalle scale del nostro condominio?.

Cavalie', risponde, quasi sgarbata ho ben altro per la testa in questo periodo! Poi, vi spiego...Ora fatemi andare... e indicando la folla di donne verso cui è diretta Mi aspetta il nostro gruppo di preghiera....

Ah! quasi ci vergogniamo di essere stati sul punto di redarguire la nostra buona donna per la sua lunga, ingiustificata assenza dal lavoro Avete costituito un nuovo gruppo di preghiera per San Pio?.

Che c'entra Padre Pio da Pietrelcina? ci chiede, sbalordita, la nostra interlocutrice Il nostro gruppo è in preghiera per Sandra, la presidente del consiglio regionale.... E, quasi ad avvalorare la sorprendente enunciazione di Gelsomina, le pie donne accalcate dinanzi al pullman, agitano freneticamente mani, bandiere e cartelli, elevando cori di evviva all'indirizzo della signora Lonardo, ristretta in casa dal perentorio ordine del magistrato (come quello di un mercante dai modi spicci che, all'avventore il quale chiede ragguagli sulla fattura, ordina: prima paga e, poi, facciamo i conti di verifica!).

Gelsomi', esclamiamo, frastornati uona preghiera e tentando di sdrammatizzare, aggiungiamo mi raccomando, non stonate nei vostri canti corifei.

Cavalie', non vi preoccupate! Oramai noi siamo bene accordate. Ci siamo esibite per ore e ore sotto le finestre della reclusa, a Ceppaloni. Siamo andate anche a Santa Maria Capua Vetere, a portare la serenata ai magistrati che volevano far cantare la nostra Sandra. E invece la Presidentissima li ha lasciati con la voglia di sentirle dire la sua Eh già! lei ha detto Io, poi, mi metto a perdere tempo con voi che vi siete dichiarati incompetenti; parlerò - oh, se parlerò! - soltanto col Gip di Napoli. E noi tutte, convenute a Santa Maria da Benevento, da Ceppaloni, da tutto il Sannio, nonché da tanti altri centri della Campania, valicando mari e monti (nonché le montagne di rifiuti accumulati da 14 anni di malgoverno) abbiamo invocato la nostra Sandra che, come e meglio di una primadonna chiamata alla ribalta, ha risposto felice e contenta agitando l'affusolata, bella mano...

Cavalie', speriamo bene! quasi singhiozzando auspica la nostra buona donna.

Gelsomi', rassicurati! esclamiamo, convinti che tutta la nuvola addensatasi sul capo della signora Lonardo si dileguerà. Non può reggere l'accusa di entata concussione per avere dato, per intercorse persone, dell' uomo morto ad un fedifrago amico politico. L'accusa, come un castello edificato sulla sabbia, risucchiata dalla risacca del buonsenso, franerà (se già non è avvenuto prima della pubblicazione di questo scritto!).

Giustizia sarà (ovvero: è stata) fatta. Ma la signora Lonardo non potrà mai dimenticare l'amarezza di quei giorni tremendi di destabilizzanti domiciliari. Tornerà il bel tempo?....

Cavalie', aggiunge Gelsomina, sempre pronta ad accaparrarsi l'ultima parola siatene certo! Dopo il carnevale, viene la quaresima e, poi, la resurrezione. Per ora niente feste a Ceppaloni e dirottamento a tempi migliori del carnevale beneventano. Non avremmo potuto lanciare i coriandoli in aria e danzare festosi dinanzi ai carri allegorici sfilanti lungo il corso, organizzati tradizionalmente da TV sette.

Ci riserviamo di far ballare per le maggiori vie della città, al suono di rinomate bande musicali, carri addirittura più belli di quelli di Viareggio. Sul carro che aprirà la sfilata, salutando a ritta e a manca il popolo in delirio, prenderanno posto i... redivivi Sandra Lonardo e il sindaco Fausto Pepe.

Cavalie', naturalmente per quella fatidica data non pigliate impegni; siete invitato pure voi... anche se qualche volta vuttate ‘a vreccella e annascunnite ‘a manella.

Commento dell'uomo della strada: popolo, benedetto tu sia! Tu ridi e piangi; passi disinvoltamente dalle lacrime alle risate. Già! E' sempre così: dopo i funerali viene il consolo. Buon appetito!