Il Quartiere non puo' perdere la sua scuola Società

Lo scorso 4 dicembre 2015 la Giunta Comunale ha deliberato il dimensionamento scolastico e la chiusura del plesso “Capodimonte” qualora non si riesca ad arrivare al numero di 100 alunni iscritti nell’anno scolastico 2016/2017 entro il prossimo 22 febbraio, data ultima per potersi immatricolare. Il plesso di Capodimonte, rientrante nell’Istituto comprensivo di Sant’Angelo a Sasso, attualmente risulta poco frequentato.

Negli scorsi giorni il Dirigente del plesso Michele Ruscello ha mostrato il proprio disappunto per questa decisione, dichiarandosi sorpreso di non aver ricevuto ufficialmente notizie a riguardo. Ha dichiarato: ”La notifica mi ha colpito come un fulmine a ciel sereno! Ho più volte smentito, anche pubblicamente, le voci che circolavano proprio in merito all’eventuale chiusura del plesso in quanto non a conoscenza di documenti ufficiali che potessero confermare la notizia. Anche in via del tutto amichevole non ho mai ricevuto alcuna conferma! Ho sempre ribadito che in una riunione al Comune si era accennato, molto velocemente, di una ipotetica proposta, da sottoporre alla Giunta, di chiusura del plesso “Capodimonte” e di disgregazione dell’Istituto Comprensivo “Pascoli”.

Il sindaco Fausto Pepe in una lettera di risposta alle affermazioni di Ruscello ha affermato che l’amministrazione comunale si mostra non come la controparte ma come un alleato delle scuole e ha scongiurato il pericolo immediato di chiusura ipotizzando, come già detto, almeno il raggiungimento dei 100 iscritti per il prossimo anno 2016/2017. L’obiettivo dei 100 iscritti è però visto dal dirigente Ruscello come impossibile da raggiungere. Nella sua lettera di risposta il sindaco Pepe avanza anche una proposta per una probabile soluzione per il raggiungimento dei 100 iscritti con l’augurio che il cuore del quartiere di capodimonte non perda un’istituzione così importante.

Fausto Pepe affidandosi alle competenze e degli strumenti di cui dispone il dirigente Ruscello ha dichiarato: “Mi permetto però di avanzarne una di proposta, discussa a sua volta nel corso delle suddette riunioni. E' cosa nota, fatta pure oggetto di polemiche a mezzo stampa, la carenza di spazi e aule del plesso “Sant'Angelo a Sasso” da quando esso ospita anche alcune classi della neonata scuola media. Non si potrebbe ad esempio trasferire a Capodimonte l'intera scuola media dotandola, considerata l'ampia disponibilità di spazio, di laboratori e attrezzature che consentano attività innovative non offerte in altre scuole, così da accrescerne la competitività e l'appetibilità, e lasciare le sole classi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria a “Sant'Angelo a Sasso? Questa potrebbe essere una soluzione duratura poiché il tema del dimensionamento viene posto tutti gli anni e non c'è più tempo per soluzioni tampone che risolvono il problema nell'immediato ma lo lasciano identico per gli anni futuri”.

La chiusura del plesso porterebbe la perdita di numerosi posti di lavoro tra personale docente e Ata. Le insegnanti hanno espresso il loro disagio al comitato di quartiere di Capodimonte che si è fatto carico della situazione. In un luogo con un forte disagio culturale non può perdere un’istituzione come la scuola che resta una delle poche agenzie di formazione educativa e sociale per l’intero quartiere. Quartiere che più di una volta ha presentato numerosi disagi: basti ricordare come il doppio senso di marcia del ponte ancora non è stato riaperto per rendersi conto dello stato di abbandono in cui vi è.

ANGELA FAIELLA

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