A seguito di molteplici segnalazioni pervenute dagli imprenditori, le organizzazioni CIDEC Benevento, CONFCOMMERCIO Benevento, FAPI Benevento, AICAST interprovinciale Avellino-Benevento-Salerno, APIS, UNIMPRESA e CLAAI con una articolata nota inviata al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, al Ministro dello Sviluppo Economico, all’Autorità Nazionale Anticorruzione, a Unioncamere, all’Assessore AA.PP. della Regione Campania, al segretario generale del Comune Benevento, all’assessore AA.PP. del Comune Benevento ed al presidente della Camera di Commercio hanno richiesto se il Comune di Benevento sia incorso nel reato di interruzione di pubblico servizio innanzi ad un SUAP telematico posto in modalità “aggiornamento”.

“Senza lo sportello telematico SUAP - si legge nella nota inviata alla stampa - si ha un ritorno al passato: riburocratizzazione di tutte le attività di sviluppo del territorio, assunzione di responsabilità amministrative, contabili e penali derivanti dalla mancata semplificazione, assenza di azioni efficaci/efficienti ed esposizione della Pubblica Amministrazione a minacce di eccesso di potere, mancanza di trasparenza ed azioni corruttive.

E’ stato, pertanto, un atto dovuto innanzi all’incomprensibile atteggiamento assunto dal Comune di distanza rispetto al mondo imprenditoriale in un momento di preoccupanti segnali socio-economici negativi. A nulla sono serviti i perduranti inviti da 8 mesi attraverso i quali si è tentato di avviare con la struttura comunale di Benevento un percorso virtuoso volto alla costruzione di un servizio di Sportello Unico concretamente funzionale alle esigenze delle imprese secondo i criteri europei di globalizzazione: il risultato è stato la chiusura totale al mondo imprenditoriale da parte dell’organo amministrativo comunale che sfidando le leggi, ormai da 2 mesi ha posto addirittura OUT lo Sportello Unico delle Attività Produttive (!).

Le scriventi Organizzazioni imprenditoriali hanno richiesto al Comune di Benevento azioni condivise quale unica opportunità per costruire una azione politico-amministrativa partecipativa che sappia valorizzare le proposte provenienti anche dal mondo imprenditoriale per l’efficace programmazione di rilancio dei territori.

Nella nota sono stati coinvolti i Ministeri e le Istituzioni competenti al fine del ripristino immediato del SUAP anche valutando la prospettata soluzione di nomina di un Commissario ad acta.

Le Associazioni hanno suggerito anche la tempestiva adesione al SUAP telematico delle Camere di Commercio italiane che, tra l’altro, non fa assumere costi economici al Comune in dissesto finanziario, è perfettamente interconnesso e pienamente rispondente alle esigenze sia delle imprese che dell’amministrazione comunale”.

“Non vi può essere una Pubblica Amministrazione concretamente funzionale alle esigenze delle imprese - tuonano in coro le Associazioni -  senza il coinvolgimento delle Organizzazioni imprenditoriali che le rappresentano e che, conoscendo appieno i loro bisogni, possono accompagnare verso una offerta di risposte concrete agli imprenditori ed alle loro imprese”.