'La donna nei secoli' in un libro di Giuseppe Panella Società

Giuseppe Panella non è solo il mitico professore di ragioneria dell’Istituto Tecnico “Giuseppe Alberti” dove ha insegnato ininterrottamente per diversi lustri, ma anche uno scrittore.

Una passione quella di scrivere coltivata, almeno fino a poco tempo fa, in silenzio e quasi con timidezza senza mai venire alla scoperto.

Solo di tanto in tanto qualche sua riflessione è apparsa proprio su Realtà Sannita.

Bisogna anche dire che il suo interesse per la scrittura, però, parte da lontano.

Dobbiamo, infatti, ricordare che quando insegnava all’Alberti il suo metodo di lavoro spesso si distaccava da quello tradizionale specie quando imponeva ai suoi alunni la lettura in classe dei giornali economici quasi come una verifica dello studio teorico.

E dobbiamo dire che quel metodo, allora del tutto inusuale, non solo trovava il favore degli alunni, ma poi è stato ampiamente applicato, avendone i più riconosciuto la validità.

Ora ritornando al suo amore per la riflessione su temi centrali della nostra vita quotidiana dobbiamo dire che, data la sua riservatezza, i suoi scritti non sarebbero mai stati raccolti in un libro vero e proprio se non vi fosse stato l’incitamento di tanti amici a cominciare dal sottoscritto per non dire di studiosi come il prof. Elio Galasso, già direttore del Museo del Sannio, che ha scritto una pregevole prefazione al libro.

La condizione della donna nei secoli” è un agile libro di poco più di cento pagine con alcune significative illustrazioni.

Si tratta di cinque saggi che ripercorrono il lungo e difficile cammino della donna verso la sua presunta liberazione.

In particolare l’autore descrive, riportando anche episodi abbastanza crudi e raccapriccianti, tutte le violenze alle quali ancora oggi la donna è purtroppo sottoposta lasciando intravvedere che è ancora lungo il cammino verso la totale liberazione.

Concludendo, possiamo dire che la validità di questo libro è tutta incentrata nella sua capacità di spingerci a riflettere su un tema ancora oggi molto dibattuto, ma ancora intriso di mille contraddizioni.

GIOVANNI FUCCIO 

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