Le ferrovie di Benevento verso l’eccellenza Società

Nel corso di un convegno all’Università si sono sentite idee chiare, progetti seri ed utili anche se attesi da sempre e mai realizzati. Convogli nuovi e moderni per la Benevento Cancello via Valle Caudina.

L’opinione pubblica ha accolto con particolare favore quanto è emerso nel corso di un convegno all’Università sullo stato delle comunicazioni ferroviarie della città di Benevento sia verso la Puglia che il capoluogo partenopeo. Le soluzioni individuate sono ottimali ma lo scetticismo della gente non è di maniera e trova fondamento nel fatto che da tanti anni si sa che auspicare lo sviluppo delle nostre zone senza porre mano ad un profondo rinnovamento delle nostre comunicazioni ferroviarie è come sognare. Il caso della Benevento-Cancello, da sempre abbandonata al peggior degrado, è emblematico. Ora si dice che le opere programmate si faranno. Vogliamo crederci. Ma sicuramente è anche necessario che i tempi non siano biblici. Ciò perché la società cammina con grande velocità ed il rischio è che, se passerà troppo tempo, le opere immaginate per le esigenze di oggi in un lontano futuro non saranno più adeguate e magari inutili. Ciò è già accaduto con la Caianello-Telese e la mitica fortorina. Per la prima all’epoca della progettazione nessuno immaginava che sarebbe poi diventata dominio incrontrastato dei Tir e quindi inadeguata. Lo stesso per la fortorina che ove mai sarà realizzata appieno dopo 50 anni sarà insufficiente come la Benevento-Caianello. Auguriamoci che la esperienze negative del passato servano a qualcosa(g.f.)

Migliorare la Cancello-Benevento: è questa è la parola d’ordine. Non si parla più di una linea ad alta velocità, o alta capacità, ma più riduttivamente di “un servizio più efficiente”. Non è molto. Ma rispetto a quanto si offre oggi al pendolare che usa la tratta, ebbene: è davvero molto. Nel corso di un Convegno organizzato da Metrocampania e dall’Università del Sannio si è parlato di questo, dell’ammodernamento della Benevento-Avellino e dei collegamenti con il Molise. Il progetto prevede nel primo lotto un finanziamento della Regione di 50 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni elettrici (denominati Alfa Star); successivamente si provvederà a migliorare la ferrovia, ed in una terza fase, ad acquistare nuovi autobus: la spesa complessiva è di 120 milioni di euro. Al Convegno sono intervenuti il Rettore, prof. Filippo Bencardino; il prof. Agostino Nuzzolo, dell’Università degli Studi di Tor Vergata; l’ing. Giuseppe Racioppi, Amministratore unico di MetroCampaniaNordEst; e l’Assessore regionale Ennio Cascetta. Come ha sottolineato l’ing. Racioppi, i treni della Metrocampania impiegano circa un’ora sul tragitto, con una velocità media di 48 Km/h: i convogli, tranne alcuni, sono però obsoleti e non aderenti alle nuove norme di sicurezza. Le esigenze, dunque, sono quelle di nuovo materiale rotabile, nuove carrozze elettriche, ma anche della messa in sicurezza dei versanti argillosi e 12 nuovi autobus. Racioppi ha detto anche che con il progetto di potenziamento si garantirà una riduzione del tempo di viaggio, a 45 minuti; acquisto di nuovi convogli elettrici ed ammodernamento di quelli ‘meno’ vecchi; misure di sicurezza. Infatti, nel 2008 saranno acquisiti treni Loboi con velocità max 160km/h, muniti di apparati di sicurezza censiti con 292 posti a convoglio, impianto climatizzazione con fondi della Regione. Saranno inoltre realizzate due nuove sottostazioni per l’energia elettrica. Ma forse la notizia più attesa data dall’Amministratore è che saranno soppressi 5 passaggi a livello. Gli interventi per le infrastrutture poteranno ad un incremento fino ad 80km/h di velocità; verranno rettificate le curve a raggio stretto recuperando 2 km di linea; in più, con nuovi strumenti di controllo della circolazione, si riuscirà a risparmiare un totale 18 minuti. Insomma, è molto, ma nulla a che vedere con il progetto che la stessa Regione Campania stava valutando negli anni Novanta e che prevedeva la eliminazione dell’ansa di Santa Maria a Vico -ben sette chilometri), un tratto in galleria fino ad Arpaia ed altri interventi per favorire addirittura il transito di treni ad alta Velocità: il progetto del costo di un migliaio di miliardi dell’epoca si arenò anche per l’opposizione dei cittadini della Valle di Suessola, nel casertano. Secondo l’ing. Sergio Negro, della Regione, c’è l’intenzione di accelerare uno sviluppo policentrico attraverso il potenziamento dei corridoi trasversali e longitudinali, primo fra tutti lo storico collegamento Napoli-Bari e per proseguire l’asse Benevento-Avellino e Benevento-Campobasso. In particolare si sta puntando verso la costruzione di una piattaforma logistica integrata specificatamente per quanto riguarda l’interconnessione ed inter-operabilità tra i corridoi europei. Si punta a collegamenti con il Capoluogo molisano con tempo di percorrenza a 45min. Il prof. Agostino Nuzzolo ha parlato di Benevento come policentrale per l’Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari, al fine di giungere a meno auto circolanti e più treni. Per la Cancello-Benevento si punta a far sì che il viaggiatore non solo arrivi a Napoli centrale, ma addirittura fino ai Campi Flegrei. Il prof. Mariano Gallo ha impostato il suo intervento su dati relativi allo scarso uso dei mezzi di trasporto collettivi a favore delle automobili.

Il parlamentare Costantino Boffa ha discusso dell’importanza del trasporto ferroviario per la crescita del Sannio, mentre il presidente della Provincia, Carmine Nardone, ha dichiarato: PPrendo atto con soddisfazione dello sforzo che s’intende porre in essere per la ferrovia Benevento-Cancello-Napoli via Valle Caudina, il cui livello di comfort, sicurezza ed efficienza è oggi francamente inaccettabile. Auspico che in tempi ultrarapidi siano assunte le misure più urgenti ed opportune per rendere più confortevole il viaggio; per superare almeno le maggiori criticità soprattutto raddrizzando i punti più contorti del tracciato; per utilizzare le tecnologie all’avanguardia del MARSEC sul monitoraggio del traffico ferroviario mediante il sistema satellitare della Provincia; per intervenire i modo concreto sul tema cruciale della sicurezza dei trasporti. In questa ottica, occorre assolutamente abolire i passaggi a livello creando alternative stradali. Sollecito, infine, la cooperazione dell’Assessorato ai trasporti della Regione Campania e dello stesso Comune di Benevento per uno studio di fattibilità che consenta di completare l’anello ferroviario attorno a Benevento, con la costruzione di un tronco da Porta Rufina alla Stazione del Rione Libertà al fine di realizzare una circolare ferroviaria. Questa linea metropolitana sarebbe una infrastruttura di straordinario valore ed importanza per il miglioramento della qualità della vita e le esigenze di mobilità dei cittadini. La metropolitana cittadina potrebbe inoltre essere estesa anche alla vicina Pietrelcina per consentire un migliore accesso ai Luoghi di San Pio da parte dei pellegrini”. Il Sindaco della Città, Fausto Pepe, ha proseguito il discorso di Nardone aggiungendo la forte intenzione della messa a sistema della Città al fine di accorpare le varie zone che tutte stanno crescendo e tutte devono essere sostenute, annunciando, così, il potenziamento dell’AMTS. L’Assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta, concludendo i lavori, ha individuato nel miglioramento della linea Benevento-Cancello non un progetto fine a se stesso, ma come strumento e leva di sviluppo per una forte trasformazione per il territorio sannita.

Giuseppe Chiusolo