Lettera aperta al Popolo della Libertà Società

di Luca Ricciardi *

Sono rimasto positivamente sorpreso per il modo con cui Angelino Alfano ha esordito nel ruolo di segretario politico. Per la verità ha sorpreso un po’ tutti, persino l’On. Berlusconi. Il suo discorso programmatico, per forma e contenuti, ha riscosso una sincera ovazione da parte dei delegati.

Ha restituito entusiasmo e motivazione ai delegati dimostrando idee chiare sia per il credo valoriale e l’impianto politico che sostiene un’azione riformatrice di governo, che porterà il P.d.L. alla vittoria del 2013, sia per quel che riguarda la ristrutturazione del partito sul territorio.

Alfano ha esordito commosso: << Stamattina mio padre mi ha portato il “santino” della mia prima campagna elettorale ed ero candidato al Consiglio Provinciale di Agrigento. Dobbiamo costruire un partito che valorizza il merito e il talento, altrimenti non vincono i migliori. Un partito che sappia offrire a un giovane consigliere provinciale o a un delegato la possibilità di diventare segretario come accade a me dando spazio a chi ha merito>>.

L’obiettivo è costruire un partito vero, che pratichi una selezione dei meritevoli , un partito che riconosce in ragione di quanto si vale, del consenso guadagnato sul territorio, e non in ragione di chi si conosce o quanto si possiede.

Egli ha affermato che << il P.d.L. è laico e cattolico, ma non può essere il Parlamento a togliere la vita. Nel P.d.L. militano coniugati e separati ma tutti credono che il nucleo essenziale sia la famiglia composta da un uomo e una donna>>.

Alfano ritorna al Partito, al P.d.L. monarchico ma anarchico sul territorio, ai vari <> locali che senza merito e titolo spadroneggiano. Combatte l’anarchia dalle liste << Coca Cola>> e lancia le sfide del prossimo futuro: primarie per ogni tipo di elezioni: comunali; provinciali; nazionali; congressi veri per le elezioni della classe dirigente del partito. Dunque stop alle nomine calate dall’alto in favore di un allargamento della partecipazione e delle consultazioni per la indicazione dei coordinatori e dei candidati.

E raggiunge l’apoteosi quando afferma che il Partito deve procedere con regole certe e sanzioni per chi sbaglia. Il finale e tutto il programma del futuro del P.d.L. << Il Partito degli Onesti>>. Non tutti gli inquisiti sono perseguitati. Una chiusura netta ad eventuali collusioni con la delinquenza, agli affaristi, agli opportunisti e ai carrieristi.

Alfano disegna un partito autenticamente radicato sul territorio e ad un partito autenticamente democratico, basato sul merito e non sulla cooptazione e designazione dall’alto. E sintetizza il suo pensiero con questa metafora << Un figlio di papà un po’ scemo non deve battere un giovane intelligente>>.

Finisce con Alfano anche la divisione del 70-30 tra gli ex di F.I. ed ex A.N. Questo è un altro importante risultato della fase 2 del P.d.L. Saranno i congressi a stabilire gli incarichi di partito.

Il Ministro Giorgia Meloni, intelligentemente, ha espresso questo giudizio << Dobbiamo far vivere e valere il nostro patrimonio di storia e di identità, ma navigando in mare aperto>>.

<< Sta per nascere un partito vero, andiamo fino in fondo nel riconoscere il merito. Il lavoro sul territorio, la militanza politica, l’esperienza e la novità delle facce pulite che vengono dal radicamento dimostrano il più alto gradimento nelle competizioni elettorali. Primarie per tutti i livelli, parlamentari non più cooptati o raccomandati restituendo agli italiani la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare in parlamento. Congressi con la più ampia partecipazione degli iscritti favorendo le consultazioni con la tessera ad un euro>>.

In sintesi con Alfano il Partito si rafforza, cambierà corso.

L’unità del centro-destra è l’altro grande obiettivo da raggiungere, con la preparazione di una grande costituente: Recuperare il rapporto con gli elettori moderati, che non hanno votato p.d.l. ma che non sono passati a sinistra. Intercettare il consenso giovanile nel grande progetto del P.d.L attraverso questo cambio di rotta politica e di rilancio dei valori. Ci sono le condizioni per una prospettiva avvincente.

Un’onda di novità che dovrà interessare anche il livello locale. Noi ci siamo.

*Consigliere provinciale

  Presidente provinciale Giovane Italia

 

Altre immagini