Mamma li turchi (rifiuti e photored) Società

Credevamo che anche tu sapessi che “l’Epifania ogni festa porta via” – redarguiamo Gelsomina, a tanto delegati espressamente da tutti i condomini del palazzo – “ e che quindi il 7 gennaio tu tornassi ad espletare il ben remunerato servizio di lavascale, dopo una chilometrica assenza protrattasi ininterrottamente dall’antivigilia di Natale. E invece no. Tu hai riscoperto che Sant’Antonio Abate ebbe ad annullare la conclamata fine delle feste, fissata per l’Epifania, aggiungendo, lapidario: “Alt! Ci sta pure la festa mia…”. E così sfrontatamente hai allungato il tuo già maxi-esodo dal lavoro, fino al 17 gennaio… incluso”.

“Cavalie’, è inutile che pigliate cappello! Io ci tengo alla mia salute e mi spiego: quando ho saputo dalla televisione, mentre stavo in Ciociaria, che dall’immondizia sparsa per Napoli e dintorni, ci poteva scappare un sacco di malattie, come il colera, non appena mia sorella mi ha fatto sapere telefonicamente che anche a Benevento i marciapiedi si incominciavano a riempire di sacchetti a perdere, ho detto: “E che sono pazza? Mi vado a mettere con i piedi miei nel pericolo mortifero (dicono che ci si può infettare anche di tumore)?! E così mi sono messa in quarantena. Non appena, però, il sindaco Fausto Pepe, non badando a spese, ha fatto raccogliere tutta l’immondizia sparsa per le vie della città, facendola scaricare negli scarrabili collocati a Ponte Valentino (perché il Cdr di Casalduni era chiuso), sono subito tornata al lavoro. Però, vi avviso, che sto sul chi vive. Avendo saputo che gli scarrabili di Ponte Valentino sono ormai saturi, se non apre la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (che Prodi ha scelto, unitamente ai siti di Serre, Savignano e Terzigno, per liberare dalla mondezza tutta Napoli, Caserta e province) io mi metto al sicuro tornandomene in Ciociaria.

Cavalie’, io tengo i bagagli pronti… anche se non credo che i santarcangiolesi stenderanno tappeti e bandiere per ricevere i camion con i puzzolenti rifiuti di Partenope e di Terra di lavoro (che purtroppo hanno Bassolino e il verde Scanio, oltre naturalmente la camorra).

I sanniti pare che siano pronti a fare le barricate per difendersi dagli… invasori. Già si sono mossi i giovani della Casa delle Libertà che hanno simbolicamente occupata la sala consiliare della Rocca dei Rettori (dove si è tenuto un vertice unitario con il Presidente Nardone, il vice Grimaldi, i senatori Viespoli e Izzo, l’onorevole Boffa e il consigliere regionale Colasanto).

Intanto continua ad agitarsi il problema delle ecoballe. Non le vogliono i morconesi, appoggiati dai solidali molisani, e neppure Casalduni (gemellata con Pianura come la più longeva pattumiera della regione…). Il sindaco Mazzarelli non ci sta: “e che diamine! Ora non basta il Cdr, ci vogliono appioppare anche le ecoballe!” Se dovesse andargli proprio male si potrà comunque consolare con la quasi miracolosa proposta del Presidente Nardone (esperto laureato in agraria!) tendente ad inertizzare i rifiuti che verrebbero compressi nelle ecoballe le quali, potrebbero costituire mattoni per risanare l’ambiente sconvolto.

Cavalie’, voi che ne pensate?... Seh, seh! Interrogato il morto non risponde… Fosse una volta che prendeste posizione!... Ditemi almeno cosa ne pensate dell’ “affare rilevatori cittadini”, cioè dei photored, promossi dall’impareggiabile comandante dei vigili urbani, Delfino. Costui avrebbe voluto installarli all’altezza dei semafori cittadini per punire esemplarmente gli automobilisti indisciplinati (già tanto vessati e tartassati!). Il buon assessore alla mobilità, dottor De Lorenzo, si è fermamente opposto alla gravosa iniziativa. “E già!” ha detto “Mo’ facciamo la fortuna degli installatori (esterni!) delle micidiali “macchinette” cui andrebbe l’80 per cento dei proventi delle multe!”. Punire, sempre punire, fortissimamente punire: questo il motto imperioso del comandante Delvino che ha tentato quindi di cancellare dal cuore delle sue guardie il pietismo di prevenire, ovvero di dissuadere.

L’assessore alla mobilità (per carità di patria stendiamo un velo pietoso su chi ha aperto le porte del comando al dirigente Delvino!), spalleggiato dal segretario generale dell’ente, dal dirigente del settore finanze, Anzalone, dal pugnace consigliere di opposizione Boccalone, dal segretario del sindacato degli inquilini, Giuseppe Falzarano, ha detto: Delvi’, devi passare sul mio cadavere prima di fare installare i photored!

E pare che il dottor De Lorenzo, magari prendendosi un po’ di congedo dal “Rummo”, è intenzionato a stanare i vigili urbani, inspiegabilmente (?) scomparsi dalle vie della città, e ad additare loro i luoghi di massima necessità operativa, tra cui il viale Mellusi dove oramai si parcheggia anche in terza fila…

Vuoi vedere che il roccioso dirigente Delvino lascerà la piazza di Benevento per tornare nella “sua” Caserta, dove, per ogni evenienza, si è conservato un posto di lavoro?

Succede a Benevento. Roba da pazzi! (ogni riferimento al mestiere del buon dottor De Lorenzo…).