Moda e contraffazione, un binomio da dimenticare Società

Napoli, sequestrati 216mila accessori e capi di abbigliamento di lusso contraffatti. Ancona, sequestrati 425mila orologi contraffatti. Palermo, nei mercatini rionali sequestrati quasi 20mila prodotti contraffati.

Questi sono solo alcuni dei numerosi sequestri di marchi di lusso contraffatti effettuati nel mese di ottobre. Il problema della contraffazione affligge da tempo il settore moda che vale, in Italia, svariati miliardi di euro grazie alle numerose imprese sparse per tutto il territorio e alle esportazioni di accessori e abbigliamento di lusso, in crescita nonostante la crisi.

In Italia moltissime persone lavorano nel campo della moda, 40mila solo a Napoli, mentre numerosi posti di lavorovengono persi ogni anno a causa dell’acquisto di abbigliamento, borse e scarpe contraffatte, a tutto vantaggio della malavita organizzata.

Il Made in Italy è un vanto del nostro paese, l’attenzione al dettaglio e l’artigianalità dei capi fatti a mano ci permettono ancora oggi di emergere nel settore che è, di conseguenza, da tutelare e rilanciare.

Borse Louis Vuitton, Chanel, Hermes, Dior e Armani sono tra le più imitate, senza dimenticare l’abbigliamento, le scarpe e gli orologi, soprattutto Rolex.

Ma l’acquisto di imitazioni, una tentazione sempre più forte soprattutto in tempo di crisi, non è esente da conseguenze e pericoli; oltre alla bassa qualità dell’oggetto acquistato, che perde di conseguenza appeal e prestigio, non mancano i rischi per la salute: ad esempio, nelle scarpe, negli accessori e nell’abbigliamento realizzato in Cina, sono state rilevate sostanze tossiche che possono provocare dermatiti e, in alcuni casi, essere anche potenzialmente cancerogene.

Dunque puntiamo su prodotti originali, anche a costo di rinunciare ai marchi di lusso.

RENATA DEL PRETE

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