Riflessioni di un cittadino italiano Società

L’Italia, oggi, è tuttora titolare di un debito di circa 2.300 miliardi di euro, con aumento, rispetto al precedente 2016, valutato in 2.200 miliardi di euro e pare destinato ad aumentare data l’improvvida azione governativa. Secondo una logica elementare i governanti dovrebbero cercare non dico di azzerarlo, ma quanto meno tentare di ridurlo, riducendo drasticamente le spese inutili e, di conseguenza, alleggerire i gravi tributi che gravano sui cittadini, che si vedono quotidianamente gravati da grosse imposte in aumento continuo.

Sic stantibus rebus, non riesco a comprendere il vero motivo per cui il nostro governo, nel formulare il bilancio 2018, ha deciso di sacrificare la somma di cinquemila miliardi di euro  da destinare ai cosiddetti migranti, i quali non solo non producono ricchezza, ma non si sforzano nemmeno di aiutare il paese che li ospita, magari dedicandosi alla pulizia delle strade e dei giardini, eliminando la sterpaglia che cresce dappertutto.

Trattasi di una operazione di impoverimento nazionale e non certo di saggia amministrazione di danaro pubblico vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse, in modo convincente, su cosa poggia tanta generosità verso detti migranti, che contrasta con il sano principio di fare economie ed evitare elargizioni decisamente irrazionali.

I governanti del nostro paese devono lavorare intensamente per far quadrare i conti economici, limitando le spese ed evitando spinte di generosità, in danno di tutto il popolo sovrano. Personalmente non credo che fare economia costituisca un ostacolo insormontabile.

Attendo convincenti spiegazioni!

ING. PROF. MARIO VALLANA

P.S. Suggerisco un corso di economia politica, obbligatorio per chi si accinge a sperperare il denaro pubblico