Sempre più difficile il compito del giornalista sportivo Società

Nella suggestiva cornice del Teatro De Simone, ubicato in Piazzetta Vari, in Benevento, si è tenuta la tavola rotonda dal titolo “Quale informazione nel mondo dello sport”. Il concorso “Fare il giornale nelle Scuole”, giunto alla nona edizione, continua a richiamare numerosi studenti provenienti dal nord e dal sud della penisola nonché dal centro.

Ogni anno, il giorno precedente la cerimonia di premiazione, si svolge un convegno sul tema di attualità al fine di approfondire con i ragazzi alcuni temi fondamentali che ineriscono la carta stampata. Ha rivolto l’indirizzo di saluto il referente del concorso nazionale il dott. Giovanni Fuccio, mettendo in evidenza che: “La diffusione dei giornali scolastici si staglia nell’orizzonte dell’informazione ed alimenta il dibattito sul pluralismo delle idee”.

Ha moderato i lavori Guido D’Ubaldo, Capo servizio all’Ufficio centrale del Corriere dello Sport e Coordinatore del gruppo giornalismo sportivo, nonché Consigliere nazionale ODG (Ordine dei Giornalisti). Sono intervenuti Fabrizio Bocca, inviato de “la Repubblica”, già capo dello sport al quotidiano romano per oltre un ventennio, Francesco Colonnese, ex calciatore di serie A e B, nazionale Under 21, opinionista Mediaset, Giancarlo Ghirra, segretario nazionale ODG.

E’ stato sottolineato che il giornalista sportivo non recita un ruolo subalterno rispetto alle altre sezioni del giornale. Basti pensare che Antonio Ghirelli, Fabrizio Ronconi, Curzio Maltese e Aldo Cazzullo, hanno iniziato a raccontare eventi sportivi.

A conclusione degli interventi degli illustri relatori, i ragazzi in sala hanno rivolto una serie di interrogativi, riguardanti la professione del giornalista, gli aspetti della medicina sportiva, la scelta delle immagini da pubblicare a seconda delle circostanze, gli spazi ridotti assegnati ad altri sports rispetto allo strapotere del calcio.

NICOLA MASTROCINQUE 

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