Successi e iniziative al Museo della Pubblicità Società

Inaugurato lo scorso dicembre a San Marco dei Cavoti, il Museo della Pubblicità, del Packaging e del Commercio annesso al MODERN (Museo Osservatorio Didattico Espositivo e di Ricerca sul Novecento) chiude positivamente il bilancio di questo primo mezzo anno di esercizio mentre, per la prossima estate 2017, si preparano alcuni importanti eventi atti a valorizzare i pregevoli traguardi finora raggiunti.

Il museo - unico nel suo genere in Italia e ubicato nelle tredici sale del sottotetto dell’ottocentesco Palazzo Jelardi su un’area di circa 500 mq. - ospita infatti oltre 600 oggetti pubblicitari e legati al commercio, nonché una biblioteca, un’emeroteca, un archivio e svariate collezioni, il tutto in un contesto tanto esclusivo e prestigioso da meritare la lusinghiera affiliazione al Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano con l’inserimento nel novero delle strutture partner ed aperte al pubblico in occasione delle ben note “Giornate del FAI”, nonché l’attenzione del neocostituito Rotary Club di Morcone-San Marco dei Cavoti che ha scelto proprio questa struttura come una delle sedi di rappresentanza idonee per ospitare le riunioni periodiche del sodalizio.

Su delega del direttore e fondatore Andrea Jelardi la gestione del Museo è affidata all’Associazione Noi del ’63 & dintorni la cui presidentessa Luisa Taiani spiega: “abbiamo cominciato in concomitanza con la Festa del Torrone, ossia in giorni di massima affluenza turistica, svolgendo tuttavia pure nei mesi seguenti un grande lavoro di squadra ed accogliendo, tra l’altro, centinaia di turisti, visitatori e scolaresche provenienti da molte località italiane; per il futuro, ovvero già nel periodo estivo e poi nell’arco dell’anno, prevediamo ancora di organizzare alcuni incontri culturali e un caffè letterario a cadenza fissa, così come sono già in essere progetti di approfondimento e ricerca con le scuole e sono stati siglati accordi con agenzie turistiche per promuovere la struttura anche oltre i confini provinciali e regionali.  In cantiere ci sono però tante altre manifestazioni tra cui la prossima “Notte al Museo”, ovvero una sorta di notte bianca con incontri tematici, degustazioni ed happening artistico-musicali e che, prevista il 12 agosto - ovvero in concomitanza con la Festa dei Carri in onore di Maria SS. del Carmine - potrà tuttavia essere ripetuta anche nel corso dell’anno, sia allo scopo di far apprezzare questa realtà ai turisti e sia per presentare, a chi già la conosce, le nuove frequenti acquisizioni”.

Nel corso di questi primi mesi il Museo, infatti, ha visto progressivamente crescere il proprio patrimonio ampliando l’offerta espositiva grazie a molte donazioni a cominciare dagli arredi della Barberia Cuomo (1924) devoluti dall’omonima famiglia sammarchese e proseguendo poi con una raccolta tematica di giornali d’epoca (donazione del Magistrato Domenico Zuppa), con le attrezzature del primo cinematografo e dell’antico gasometro di San Marco (offerte dal compianto Cav. Armando Petronzo 1918-2017), con vecchie scatole di latta e oggetti vari (donazioni Vitelli, Martinelli, Borrillo, Facchiano e Marino) e, per finire, con alcuni arredi, quadri e volumi d’epoca affidati all’ente dall’architetto Luisa Cennamo Sensale ed ai quali a breve si aggiungerà un prezioso pianoforte a coda del XIX secolo con relativi spartiti antichi da utilizzare per concerti ed esecuzioni musicali.

Attivamente impegnato su questo fronte di valorizzazione culturale è pure il sindaco di San Marco dei Cavoti dottor Giovanni Rossi che proprio in questi giorni, con l’ausilio dell’Assessore Carla Cocca, sta organizzando in alcuni locali di proprietà municipale sempre all’interno del Palazzo Jelardi, il trasferimento della Biblioteca Comunale e, inoltre, l’allestimento del Museo delle Macchine Fotografiche facenti parte della raccolta del fotografo Angelo Costantino attivo in paese dagli anni Settanta al Duemila e prematuramente scomparso alcuni anni or sono.

Grazie alla strategica collocazione nella centralissima Piazza Risorgimento e a queste nuove iniziative, il Palazzo Jelardi si conferma quindi sempre più come polo museale, di cultura e ricerca d’eccellenza e di grande interesse anche in ambito turistico; un nuovo fiore all’occhiello di San Marco dei Cavoti che - già noto per essere il Paese del Torrone, per il Museo degli Orologi da Torre (pure unico in Italia e posto sotto tutela del CNR) e per le sue svariate tradizioni e risorse in vari ambiti - si conferma quindi ulteriormente nel ruolo di centro trainante dell’intero comprensorio fortorino, in un’ottica di crescita e sviluppo che guarda al futuro ma nel pieno rispetto della storia e del passato.

VALERIO MASSIMO MILETTI

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