Tutti abbiamo diritto... a farci un buon Natale Società

C’è stato recentemente un altro rogo nella notte. Questa volta al parco Sogene.

Tre auto sono andate distrutte. La gente alza le spalle: rogo più, rogo meno... “Del resto” motteggia un buontempone “ in inverno un po’ di fuoco ci sta sempre bene”...

Dagli addosso all’attentatore!” furoreggia il cittadino che la sa lunga. “Ma quale evento doloso!?” contesta un altro cittadino “Non sono state trovate taniche vuote di benzina”... “E allora si tratta di autocombustione” sentenzia, faceto, l’ennesimo critico.

Cavalie’,” ci chiede, inopportuna, Gelsomina “voi che ne dite? I soliti ignoti hanno messo fuoco alle tre auto, oppure le macchine si sono “appicciate” per virtù dello spirito santo?”.

Gelsomi’, non dovrebbe trattarsi di evento doloso, perché i danneggiati hanno dichiarato di non avere avuto alcuna minaccia”.

Cavalie’, e non vi è mai passato per la testa che quei poveretti mentono per evitarsi ulteriori danni da parte di chi “li ha avvertiti”?”.

Gelsomi’, gli inquirenti non possono esercitare coercitive pressioni sui malcapitati per estorcere loro tutta la eventuale verità”.

Cavalie’, dovrebbero invece, con appropriate torture, costringere i danneggiati a dire le cose come sono andate”.

Gelsomi’, non dire fesserie! Bisogna legalmente continuare nelle indagini...”

Cavalie’, e mentre gli inquirenti continuano ad indagare educatamente gli incendi di auto continuano a divampare in città e in tanti altri centri della provincia... Ad ogni modo io sono... filosofica: speriamo che, magari coinvolgendo solo qualche motocicletta, ce ne siano tante di “vampe”, almeno nella ricorrenza di Sant’Antuono (Sant’Antonio Abate) perché da qualche anno la tradizione da parte del popolo di accendere cataste di legna nelle piazzette va scomparendo... Cavalie’, dobbiamo ringraziare il progresso. Sono migliorate le condizioni di vita. Oggi tutte le case hanno i termosifoni; quindi la gente non ha più bisogno di portarsi a casa un po’ di brace d’’o ffuoco ‘e Sant’Antuono. Ma mi domando: ci siamo veramente migliorati?

Secondo me, sì!” continua Gelsomina nel suo lungo soliloquio “... Non fosse altro perché il Comune ha dato uno stop alla tradizione natalizia importata dai paesi nordici, e cioè l’albero di Natale. Per me il sindaco Fausto Pepe si merita un premio perché ha detto “Basta alla strage degli abeti !” (Poveretti, con o senza radici, non sopravvivono al calore dei termosifoni!). Il primo cittadino ha rispolverato la cara abitudine del presepe che i genitori, per evitarsi spese e perditempo, non allestiscono più ai loro figli. E bravo il Sindaco! Ce ne ha dato uno, di presepe (ultramoderno), grande così, in piazza Castello, commissionandolo ad un grande Artista che, magari, ha voluto beneficiare un piccolo centro come il nostro, forse trascurando Napoli o addirittura Roma.

Che bello il presepe all’aperto! ( Anche perché parecchi cittadini quello allestito nelle chiese non lo vanno a vedere essendo allergici all’odore di incenso) Peccato che i suoi notevoli costi, ovviamente comprensivi del compenso all’Artista ideatore, hanno fatto saltare le tradizionali luminarie natalizie.

Ma non tutto è proprio perduto. Palazzo Mosti e, pare, anche col concorso dell’ente camerale, ha fatto “’na sciuta ‘e pazze”: ha appeso lungo il corso, su tanti fili, il sorprendente bucato di figure (para)natalizie... di stagnola ( di luccicante latta! Gelsomi’) che, investite dalle luci dei lampioni, ondeggiando al venticello, abbaglieranno i passanti, sorpresi da cotanta genialità”.

Purtroppo un venticello birichino ha fatto le bizze lasciando cadere al suolo un paio di sagome volanti, a pochi centimetri dalla testa di due rappresentanti del gentil sesso che passeggiavano spensierate. Per evitarsi di perdere probabili voti per causa di morte accidentale, su suggerimento della Benemerita, il Sindaco ha detto: “Avimme pazziate! Togliete tutte le sagome...” e, poi, ha farfugliato “ ‘O sparagne nun è mai guadagne. L’anne ca vene torno a fa ‘a lummata”.

Non possiamo fare qualcosa pure quest’anno?” hanno chiesto alcuni della giunta sensibili alle lacrime del popolo colpito dalla mancanza di luminarie. Ricorrendo a residui di cassa, probabilmente, forse saranno installati diversi addobbi luminosi, addirittura una “nevicata luminosa” e - mi voglio rovinare! – delle slitte all’imbocco dei vari rioni. Teh, popolo! Sciala pure tu...”.

Per bloccare la nostra lavascale da ulteriori... amenità, le togliamo la parola. Diciamo qualcosa pure noi: “Ma naturalmente l’idea del maxi presepe in piazza castello resta la migliore. Vuoi vedere che, grattando il barile degli scarsi stanziamenti a disposizione, gli ideatori del programma natalizio riusciranno ad affittare una banda musicale che, andando su e giù per il corso, suonerà “Tu scendi dalle stelle...”?... Scendi tra noi, o Bambino Gesù! Assegna un buon avvenire ai nostri giovani e meno giovani ancora in attesa di primo impiego... e naturalmente dà ai loro genitori l’opportunità di superare il generale momento di crisi. La hanno superata, la crisi giudiziaria, le cinque persone a vario titolo indiziate di reato nelle vicende del centro commerciale “I Sanniti”. L’imprenditore Maurizio Zamparini si potrà dedicare in tutta spensieratezza al “suo” Palermo. Resta in sospeso il completamento (o l’abbattimento?) del terzo padiglione, così come il riattamento dell’antica casa colonica, e forse anche la delimitazione dell’area fluviale...

Auguri a tutti. La coperta delle spese per la massa dei beneventani è un poco stretta. Se si deve “fare Natale”, cioè comperare cappone, agnellone, capitone, torrone, panettone - Cielo quanti “One”! E non finisce qui la spesa pro feste...- mi sapete dire che cosa resta, detratti l’Ici, il ritocco delle tasse, l’aumento galoppante della benzina, eccetera, per accontentare la figlia desiderosa di un cappottino da mezzo sogno e il ragazzo che esce pazzo per quel paio di scarpe di pallacanestro?...

La domanda ci è stata posta da Gelsomina. “Gelsomi’, destreggiamoci: qualcosa oggi, qualche altra rimandiamola a tempi migliori... L’importante è la salute”.

Auguri, a tutti gli uomini di buona volontà.

CLEMENTE CASSESE