Una notte bianca anche a Benevento? Società

Non c’è proprio niente di nuovo sotto il sole. Duemila anni fa, per allentare le tensioni sociali, gli imperatori offrivano al popolo “panis et circenses”: qualcosa da mangiare e qualche spettacolo al circo. E “via!”, tutti a casa felici e contenti, almeno per qualche giorno!! Poi, venti secoli più tardi, i sindaci dei piccoli paesi hanno scoperto le sagre: il “mugliatiello”, il “cecatiello”, la “porchetta”, il “fungo porcino”…. Basta un nome casereccio, quasi sempre legato al mondo dei cibi tradizionali, per raccogliere in piazza paesani e turisti. Quest’ultimo termine non tragga in inganno. Si tratta quasi sempre di abitanti dei paesini limitrofi!!
E, se poi si può giocare l’asso di un Gigione e Donatello insieme in concerto, il sindaco e tutta l’amministrazione comunale possono godere di un mese di celebrità e – magari!! – anche di una “ospitata” presso qualche televisione locale. Cose vecchie e superate, ormai!! Cose da piccolo centro urbano. Oggi scendono in campo i “grandi”. E’ sempre così: quando il gioco si fa duro (come dicevano i Blues Brothers), i “duri” entrano in campo!! I sindaci delle grandi città si sono convinti: una bella “notte bianca” è la cura più opportuna per un salutare bagno di folla, senza timore di contestazioni, e con ampia copertura mediatica. La ricetta è semplice. Prendi qualche nome di successo nel campo della musica leggera, di quelli che hanno molti passaggi in TV, e offrigli una piazza bella grande: lì sciameranno felici famiglie intere. Prendi, poi, qualche altro artista famoso (musica, canto o cabaret, non importa!) e offrigli un teatro: lì metterai tutti gli amici e i conoscenti, lieti di avere un biglietto omaggio, e orgogliosi – per una volta – di non mischiarsi alla gente comune. Prendi, infine, qualche gruppo rock con 10.000 watt di amplificazione e lo collochi vicino ad un parco: lì andranno i giovani in allegra comitiva, una volta tanto senza “rompere” con i problemi dell’ambiente o della riforma scolastica. Gli aspetti positivi sono innumerevoli. Ne elenchiamo alcuni tra i più citati: “ci siamo riappropriati della città!” – “è stato bello vedere giovani e meno giovani camminare fianco a fianco!” – “la famiglia ha potuto godere di una notte di svago in tutta serenità!” – “le forze dell’ordine e i mezzi pubblici hanno risposto alla grande alle attese!” – “per un evento particolare, i cittadini tutti hanno evidenziato maturità e civiltà!” E che dire dei sindaci che, finalmente!, possono salire sul palco e stringere la mano alle stelle dello spettacolo, finalmente anche loro a ricevere l’omaggio di piazze gremite? Per anni e anni hanno invidiato il sindaco e l’assessore del Comune di San Remo quando salivano sul palco del teatro “Ariston” per stringere la mano a Pippo Baudo e alla stella canora di turno!! Ora – finalmente! – è il loro momento.
E se un domani riuscissero ad invitare le sorelle Lecciso o Albano? Sarebbe praticamente la gloria!! Per riappropriarci di una città per una notte (dato che nelle altre 364 notti la stessa città appartiene esclusivamente a travestiti, lenoni, prostitute, tossici e spacciatori), interi comparti dell’amministrazione e della politica sono stati impiegati per pianificare la grande “notte bianca”. Invece di occuparsi di spazzatura, criminalità, disoccupazione, traffico, finalmente impiegati e dirigenti hanno potuto discutere di ingaggi e di spettacolo con impresari e intermediari. E tutto questo per settimane e mesi! E che dire dei costi, sempre avvolti nelle nebbie molto fitte dei consuntivi, delle sponsorizzazioni, del “dobbiamo ancora verificare”? Quanti cassonetti per la raccolta differenziata avremmo potuto acquistare? Quante ambulanze? Quanti pezzi di ricambio per i pulmini scolastici? E già c’è chi minaccia di dare alle “notti bianche” una adeguata periodicità. Da Napoli, il governatore Bassolino, entusiasta e gongolante per il gran numero di napoletani in piazza (“La nostra è stata la notte bianca più bella di tutte”, ha detto con orgoglio), preannuncia altri eventi simili, sempre con le più nobili intenzioni – è chiaro e scontato E già immagino un domani, quando le “notti bianche” avessero la possibilità di diventare sempre più usuali e magari arrivare anche qui a Benevento nella nostra città. Già se ne parla.. Una delega speciale all’assessore di turno: Assessore agli Svaghi e alle Sregolatezze. Il sogno di una vita. Praticamente un mito!

LUIGI PALMIERI