Una situazione insostenibile Società

Da alcuni mesi agli abitanti in via Francesco Flora e, credo, delle altre strade della zona, la corrispondenza viene recapitata una volta alla settimana e non più giornalmente come in passato. Naturalmente ciò provoca evidente disagio non solo nei privati ma anche per i commercianti e per i professionisti ivi ubicati, particolarmente per le numerose bollette Enel, Gas, ecc. che arrivano puntualmente in ritardo.

Personalmente una lettera inviatami dalla provincia di Avellino il 20 marzo, mi è stata consegnata il giorno 10 luglio, cioè con quasi quattro mesi di ritardo. Non mi è stato possibile reclamare in quanto sulla busta non viene applicato nessun timbro che possa provare l’effettiva data di arrivo a Benevento presso l’ufficio di distribuzione e non ho testimoni che attestino la data della consegna al mio domicilio. Su alcune buste sono impressi dei segni, una sorta di codice a barre, che però restano indecifrabili ai destinatari per contestare una eccessiva giacenza presso il suddetto ufficio di distribuzione.

Per segnalare tale situazione abbiamo inviato una lettera a nome di circa 50 famiglie della zona per chiedere l’intervento del Direttore Provinciale delle Poste di Benevento, del sig. Prefetto e del sig. Sindaco i quali, non solo non hanno mosso un dito, ma non si sono nemmeno degnati di dare un cenno di risposta alle istanze. (Sappiamo benissimo che: “de minimis non curat…”). L’unica scusante è che potrebbero essere rimasti vittima anche loro dello stesso disservizio postale.

C’è anche da segnalare che oramai recarsi presso un ufficio postale è diventato un incubo a causa delle lunghe attese che bisogna fare.

Il giorno 18 luglio ho accompagnato una mia parente (85 anni) alle poste centrali di Benevento per riscuotere gli arretrati della sua pensione, siamo entrati alle ore 10.45 e siamo usciti alle ore 16.15….

A questi disagi ormai cronici si è aggiunta recentemente un’altra novità: alcune succursali, che oltre tutto sono aperte fino alle 13.30 con sole 5 ore di servizio, restano chiuse, fino a settembre per due giorni alla settimana. Sulle porte di ingresso c’è un avviso che invita gli utenti che hanno trovato l’ufficio chiuso, a farsi…le loro pratiche presso un ufficio più vicino che, però, è chiuso il venerdì e il sabato, oppure presso un altro ufficio che, però, è chiuso il lunedì e il martedì.

Insomma un caos completo che, a mio avviso, potrebbe configurare il reato di interruzione arbitraria di pubblico servizio; e per tale motivo abbiamo inviato una istanza alla Procura della Repubblica con la speranza che voglia occuparsi della faccenda.

Lettera firmata 

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