Valorizzare l'agricoltura e l'agroalimentare Società
Condivido pienamente lo spirito di confronto propositivo che la Coldiretti intende instaurare con i rappresentanti istituzionali e con i candidati, in vista della prossima tornata elettorale, perché incontra il metodo da me proposto.
Ho, infatti, impostato il mio programma su un approccio metodologico e programmatico per riorganizzare le funzioni dell'ente provincia attraverso obiettivi di lavoro.
La nostra idea è quella di ricominciare a ragionare in termini di valorizzazione del territorio senza dover necessariamente importare modelli che provengono da realtà diverse.
Promuovere il metodo della filiera produttiva significa anche eliminare i passaggi intermedi e gli spazi di speculazione riducendo, quindi, il costo finale del prodotto.
È inoltre importante rivedere il ruolo della provincia nell'ambito della programmazione regionale che ci consenta di regolare in maniera autonoma risorse essenziali come l'acqua e l'ambiente.
È necessario porre mano, immediatamente, alla definizione di un progetto realistico di utilizzazione dei fondi legati all'Agenda 2007-2013, già in ritardo di un anno.
L'agricoltura e l'agroalimentare, che devono essere ammodernati sfruttando i progressi della tecnologia, impegnano oltre il 50% del tessuto imprenditoriale della nostra provincia e devono, dunque, ritornare ad essere i primi interlocutori della definizione di linee strategiche e di sviluppo del territorio.
I tabacchi rappresentano ancora una parte rilevante della produzione, impegnando per questo le istituzioni a recuperare uno spazio di decisione maggiore sulle determinazioni delle scelte messe in campo dall'U.E.
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