All'Audax Cervinara la Coppa Italia regionale e la città impazzisce di gioia Sport

Il Cervinara regina del calcio dilettantisti campano. E’ stata una notte magica quella vissuta allo stadio “Pinto” di Caserta, dove al termine di 12 minuti e i calci di rigore la formazione biancoazzurra è riuscita a conquistare l’importante trofeo. Ma non si può non sottolineare la grandezza del risultato raggiunto dalla formazione caudina. Tre anni magici dopo il ritorno in Eccellenza, da cui mancava da un ventennio, sono serviti a conquistare un posto di rilievo nel panorama calcistico dilettante della regione. La conquista di questo importante trofeo ha coinvolto tutta Cervinara, oltre mille quelli che hanno seguito la squadra, una lunga carovana, malgrado il maltempo. Ma tutta la comunità ha partecipato all’evento, attraverso i media sono stati decine di migliaia quelli che da ogni angolo del mondo hanno seguito, sofferto e festeggiato insieme ai straordinari protagonisti biancoazzurri. Sotto una pioggia battente e non sentire niente, con il fango che ti entrava nella pelle e a continuare a lottare, la stanchezza tanta e non avvertirla, fino ai momenti culminanti dei calci di rigore dove lucidità e convinzione hanno prevalso, assegnando la meritata vittoria ad un Cervinara indomabile, che ha lottato sempre volgendo nei momenti difficili lo sguardo a quella massa di tifosi biancoazzurri che sotto la pioggia ha sostenuto in maniera impareggiabile lo sforzo dei suo ragazzi. Difronte ad uno spettacolo del genere, sono arrivati anche gli applausi dei tifosi avversari, bisogna inchinarsi al Cervinara che ha regalato emozioni e una stupenda serata di sport, onorata da tutte le sue componenti, Società, Squadra e tifosi.

SOCIETA’

L’ostinazione, la cocciutaggine, il grande amore per il Cervinara, la sua creatura, di Joe Ricci sono il segreto di questo successo. Sono tre anni che i caudini sono al vertice dell’Eccellenza solo per suo merito. Alla fine della partita sembrava un ragazzino, conteso da televisioni e giornali, non sapeva se ridere o piangere.” C’era tanta tensione, per noi giocare una finale di questo livello era semplicemente un sogno, eppure si è avverato. Tutti ci davano spacciati, che sarebbe stato impossibile superare il Giugliano, ma evidentemente non conoscono il cuore e la tempra dei miei ragazzi, un grande gruppo, una famiglia, tutti stupendi. Dedico questa vittoria a mia moglie che mi sopporta tanto, a mio figlio che mi segue come un ombra in questa esperienza, e poi al meraviglioso pubblico che tutti ci invidiano. Noi non ci fermiamo ora resta l’obiettivo campionato, la serie D la vogliamo.”

TECNICO

Per la prima volta abbiamo colto sul suo viso di Pasquale Iuliano una vena di emozione. Lui sempre imperturbabile, evidentemente è stato coinvolto dall’impresa che i suoi ragazzi gli hanno regalato. Un gruppo particolarmente legato al suo timoniere non solo per il calcio ma anche per quello che riesce ad insegnare per la vita. Un tecnico giovane ed emergente Pasqualino, come lo chiamano amorevolmente tutti, ma che sembra un “vecchio” tante sono le sue capacità di gestire taluni momenti dentro e fuori dal campo. Quello del “Pinto” è stato anche un suo capolavoro, la scelta di una difesa esperta, di schierare il talento ribelle Krivca esterno alto, di azzeccare le mosse di cambiare la partita con l’ingresso di Russolillo prima e Petrone poi hanno scombussolato i piani del Giugliano che ci ha capito ben poco. Un merito che gli va riconosciuto. Occorre che se lo lasci lavorare con tranquillità e senza pressioni, come lui ama.

TIFOSI

Cosa dire, le definizioni si sprecano: straordinari, impareggiabili, inimitabili, fondamentali, di categoria superiore e via. Sì, un termine nuovo non riusciamo a trovarlo per quei mille che per centoventi minuti hanno spinto i loro beniamini verso la conquista del trofeo. Quando più la pioggia si faceva insistente, più alto si levava l’incitamento al “Cervo”, tutti, tante famiglie, con donne e bambini a sostenere la coronazione del sogno. Il bagno di festa finale, con la squadra che ha sostato lungamente sotto il settore scoperto del “Pinto” è stato semplicemente straordinario. Volti stravolti dalla tensione, ombrelli mandati a farsi benedire, contava non perdere neanche una di quelle emozioni che il Cervinara è riuscito a dare.

SQUADRA

In una squadra si sa ci sono le gerarchie, i leader, a Cervinara questo si sente poco, anche per la grande maturità che taluni giocatori hanno dimostrato, riuscendo ad annullare differenze e ruoli, insomma tutti per uno e uno per tutti. Per questo ci sentiamo di dare un bel dieci a tutto il gruppo, prima per lo spirito e l’unità dimostrato, e poi per quello che hanno fatto vedere in campo. Protagonisti tutti. non solo quelli che hanno giocato.

STASI: Ha parato da veterano, grande concentrazione, senza sbavature, uscite precise e poi parare un rigore a Fava non è cosa che capita tutti i giorni. In forte crescita il ragazzino.

FURNO: Ancora una prova da guerriero. Solito moto perpetuo e la sapienza di qualche diagonale efficace. Come sempre non tradisce mai, un punto fermo. Ha avuto il merito di realizzare magnificamente il primo rigore lanciando mentalmente il Cervinara e affossando ancora di più gli avversari.

CIOFFI: Per lui cervinarese doc sarà stata una serata speciale. Non si è mai risparmiato, ha difeso ma anche attaccato, ha messo il suo zampino sul gol del pareggio. Il ritorno in casacca biancazzurra non poteva avere miglior festeggiamento.

CONTI: Definirlo gladiatore è poco, non ha perso un duello contro la contraerea nemica, brutta serata per Fava. Ha comandato la difesa come un direttore di orchestra, si conferma uno dei migliori acquisti di stagione.

TADDEO: Altro cervinarese, altra prova di sostanza, ha lottato con i denti fino allo stremo. Ha sfiorato anche il gol su colpo di testa. Un calciatore che ha confermato le sue doti, serio e ben voluto, tornerà certamente utile in questo finale di campionato.

RICCI: Le condizioni del terreno di gioco non erano quelle ideali per lui. Nonostante tutto ottima prestazione cercando le imbucate per gli attaccanti, oltre alla capacità di limitare gli avversari. E’ uscito dopo aver dato praticamente tutto.

FUSCO: Indomito lottatore, si è dovuto arrendere solo ad un infortunio, dopo aver dato un contributo fondamentale alla causa. Di poche parole in campo fa solo fatti, è anche grazie alla diga di centrocampo che il Giugliano non è riuscito ad esprimersi.

GUIDA: Un po’ a sorpresa il “soldatino” è stato chiamato in campo, Non si è fermato mai a recuperare e a rintuzzare il giovane under.. Conferma le sue ottime qualità ed il momento di crescita che sta vivendo

KRIVCA: Grande prova del figlio prodigo. Nonostante il campo è stata una spina nel fianco del Giugliano. Ha dato dimostrazione delle sue qualità, per una volta al suo carattere ribelle non possiamo rimproverare niente.

ZERILLO: La Lince non ha colpito ma ha graffiato parecchio. Un lavoro oscuro ma efficace, di poco a lato la sua conclusione in contropiede, e poi fermato senza la regola del vantaggio quando si era involato tutto solo verso la porta avversaria. Insostituibile.

BEFI: Come al solito prova di grande spessore, da trascinatore. Ha guidato in campo la squadra, incitando e suggerendo i compagni. Tre palle gol uscite da un niente e poi da cervinarese il grande orgoglio di aver alzato al cielo la coppa.

CALANDRELLI: Giocatore di sicuro affidamento è entrato ad inizio ripresa, facendosi subito rispettare nonostante fisico e statura. Ha corso, tamponato e proposto con tanta continuità. Nonostante l’età è considerato un veterano e lo ha dimostrato.

RUSSOLILLO: Serata in cui si è riappropriato dell’appellativo di “spacca partite”. Il suo ingresso è stata la mossa vincente, il Giugliano è andato in difficoltà, gli correvano dietro senza mai prenderlo. Lo abbiamo rivisto ai suoi grandi livelli.

PETRONE: Anche la sua entrata è stata fondamentale, il Giugliano ha sofferto le sue giocate e i suoi affondi. Ha espresso nel migliore dei modi le sue grandi doti tecniche. Lo abbiamo visto saper soffrire, e questo è piaciuto molto.

LA TORRE: Da poco arrivato nella famiglia cervinarese ha capito subito tutto. Ha lottato e arginato ma soprattutto ha realizzato il secondo rigore che ha messo definitivamente a tappeto il Giugliano.

IAQUINTO: Non era facile entrare in campo in quel momento della partita. Lui lo ha fatto con grande applicazione non consentendo mai niente agli avversari sulla fascia di competenza, Un contributo importante che ha dato ulteriore fiducia alla squadra nel momento decisivo.

PASQUALE RUSSO