Finalmente un Benevento ritrovato che tenta la rimonta Sport

E' un Benevento nuovo quello che si sta vedendo nelle ultime giornate. Ed era veramente ora. Un Benevento diverso, per forza fisica, atletica, grande voglia, ma soprattutto immenso carattere. Una metamorfosi da tanti attesa, dopo un inizio di torneo tutto da dimenticare, almeno fino alla sconfitta di Sorrento nella settima giornata. Poi, la sofferta vittoria interna contro il Lumezzane, la sconfitta beffa di Cremona senz'altro immeritata, a cui ha fatto seguito la prima vittoria esterna ottenuta contro il Pergocrema.

Infine, i tre punti conquistati nel derby contro la Paganese, praticamente una gara senza storia terminata con un netto 3-0 per De Liguori e compagni. Insomma, dopo undici giornate finalmente il torneo ha ritrovato il Benevento, una delle squadre che tutti inserivano tra le protagoniste. Ed anche la classifica comincia ad essere senz'altro migliore, con la zona play off a portata di mano, ad un solo punto di distanza. E' vero che la testa della graduatoria è ancora molto lontana (Cremonese e Novara sono a quota 25, il Benevento punti ne ha 17 ed otto punti da recuperare non sono certamente pochi), ma dobbiamo considerare che i giallo-rossi la consueta crisi annuale l'hanno già messa alle spalle mentre gli altri ancora non l'hanno attraversata. Poi, la squadra di Acori il debito con la sfortuna l'ha abbondantemente pagato.

Ma a che si deve la metamorfosi positiva? Indubbiamente, c'è da dire che c'è voluto troppo tempo per incamerare la cura Acori, che alla fine è stata metabolizzata un po' da tutti. Del resto, si è sempre detto che con la osa a disposizione certamente il Benevento dei Vigorito non era squadra da poter restare nell'anonimato e che prima o poi l'undici giallo-rosso sarebbe venuto fuori. E così è stato, e non poteva essere altrimenti. A ciò dobbiamo aggiungere che l'allenatore umbro qualche passo indietro l'ha fatto, utilizzando, a furor di popolo, giocatori importanti come De Liguori e Landaida, per non dimenticare un certo Evacuo, che in due gare ha messo a segno tre reti.

Sono questi, secondo noi, i tre giocatori che hanno dato alla squadra un volto diverso, anche se, indubbiamente, un po' tutti devono essere considerati in netto miglioramento. Poi i ritrovati D'Anna e Pacciardi, atleti fortemente voluti, proprio per fare la differenza. A questo punto c'è bisogno che il gruppo resti compatto, e soprattutto che atleti che oggi vengono utilizzati poco o par time attendino pazientemente il loro momento. Del resto, quando la osa è folta ed importante sono cose queste normali ed è compito, non facile, dell'allenatore saper mantenere calmo il gruppo ma soprattutto utilizzare bene gli uomini a disposizione. Questo discorso interessa soprattutto l'attacco, dove per due uomini che devono scendere in campo sono ben cinque gli uomini a disposizione, tutti importanti.

Intanto,almeno l' immediato futuro potrebbe ancora di più spingere il Benevento verso le zone alte. In programma la trasferta di Como e la gara interna contro il Figline, squadre che navigano nei bassifondi della classifica. E sarà importante fare punti contro Como e Figline, perché poi i giallo-rossi dovranno affrontare di seguito prima il Novara in trasferta e poi il Perugia al S.Colomba, due compagini che puntano alle zone alte della classifica. Soprattutto Novara-Benevento del 22 novembre sarà la partita della verità per la squadra di Acori. Ma per una squadra che ha ritrovato la necessaria serenità, i tifosi, la grinta, tutto a questo punto è possibile.

GINO PESCITELLI