Gli addii, quelli difficili... Sport

Può un addio ad una squadra di calcio, da parte di un'atleta, segnare una forte spaccatura all'interno di una tifosera? Certamente.

E può questo “divorzio sportivo” creare due veri e propri fronti tra vecchi amanti ancora innamorati da un lato e coniugi traditi dall'altro? Ovviamente.

Questo è esattamente quanto avvenuto in casa Benevento, dopo il saluto definitivo alla causa giallorossa da parte di Amato Ciciretti.

Il talento scuola Roma, dopo due stagioni e mezzo nel Sannio, ha deciso di abbandonare le pendici della dormiente per accasarsi (provvisoriamente per 6 mesi) in serie B, al Parma.

Il futuro per lui, tuttavia, dovrebbe prevedere ben altri lidi (da giugno lo attende il Napoli).

Autentico protagonista nella promozione degli stregoni dalla Lega Pro alla B di due anni fa e tassello fondamentale, con Falco e Ceravolo, del tridente che ha trascinato i sanniti lo scorso anno verso la serie A, “Amatino” in questi ultimi sei mesi in giallorosso aveva avuto più bassi che alti. Indelebili le sue perle contro la Samp a Marassi e contro la Juve allo Stadium, ma oltre queste due magie, in quest’ultima stagione, c'è stato ben poco.

Le tante assenze ed un contratto in scadenza, poi, hanno fatto il resto, minando il rapporto tra il giocatore e la squadra, la società e, soprattutto, i tifosi.

Questi ultimi si sono letteralmente  divisi, sulla questione, in due fazioni: da un lato c’è chi lo ringrazia come un idolo (augurandogli le migliori fortune); dall’altro c’è chi, invece, gli rimprovera un minor impegno in vista di un futuro altrove.

Una cosa, tuttavia, è certa: quando fra le tue mani hai un patrimonio del genere, la gestione di un simile “capitale sportivo” sarebbe dovuta essere certamente più parsimoniosa. Invece, nonostante le logiche dominanti di questo calcio moderno, sempre attente a clausole e plusvalenze, tra la dirigenza sannita ed il ragazzo non si sono mai gettate le premesse per una strada da percorrere insieme, se non mano nella mano, almeno guardandosi negli occhi.

Ad ogni modo si sa: gli uomini passano, sempre... quel che resta è solo la maglia.

Allora non possiamo fare altro che augurarci di incontrare nuovi amori... e magari chissà che stavolta, dopo gli stornelli, non siano a ritmo di samba.

ANDREA ORLANDO