Il Benevento è in B. Città pazza di gioia Sport

“Scusate il ritardo” avrebbe detto il buon Massimo Troisi.

Alla fine l’ultima battaglia la “strega” l’ha vinta, la porta del sogno si è spalancata.

Quella benedetta serie B invocata ed inseguita da ben 87 anni  è finalmente arrivata.

Questa volta, senza i “maledetti” play off, la città ha potuto fare festa, proprio contro quel Lecce che per tanti anni è stata la bestia nera dei giallorossi.

Ma è giusto, in questo momento, non dimenticare il passato. Nella stagione 1945/1946 la “strega” la promozione in B l’aveva già conquistata, allenatore il “mitico” Gipo Viani,  presidente Mariano Russo. Alla fine però dovette rinunciare per motivi economici, ed alla serie cadetta partecipò la Scafatese, dopo la rinuncia di Gladiator e Casertana.  Lo stesso si verificò nel torneo successivo, in panchina il “vulcanico” Oronzo Pugliese, quando i sanniti dominarono il campionato ottenendo ben 27 risultati utili positivi su 28. Si giocava nel “catino” del “Meomartini”, ogni domenica stracolmo.

Poi, addio al Benevento ed avvento della Sanvito di Licurgo Bartolucci.

Insomma non c’è due senza tre, ma siamo certi che questa volta sarà totalmente diverso. Bisogna gettare alle spalle le esperienze negative.

Il passo definitivo verso la gloria in un caldo pomeriggio di fine aprile. Per la storia erano le 19,21 quando il tivolese Marinelli  (un “fischietto” che porta veramente bene al Benevento!) ha emesso il triplice sibilo, è stata festa grande. I 20.000 del “Vigorito” hanno potuto cominciare a gioire, lo “stregone” ha fatto giungere in tutta la città il suono del suo ballo! Ma non ce n’era bisogno, perché tutti erano pronti alla festa! E Benevento è veramente impazzita di gioia, caroselli e feste in tutte le piazze fino a notte fonda, per poi un risveglio felice  in un primo Maggio freddo ed uggioso. Dai frigoriferi estratte e stappate le bottiglie di champagne, tenute nascoste fino alla fine, per scaramanzia.

Il diapason della felicità e della gioia quando il pullman societario, con tutti i giocatori e lo staff tecnico accovacciati  sul tetto, ha voluto attraversare la città per ringraziareil “popolo” e festeggiare insieme. Il momento più importante in piazza Risorgimento, dove un maxi schermo non aveva fatto perdere i 90’ di gara a coloro che, per mancanza di biglietti, non erano potuti entrare in un “Vigorito” stracolmo all’inverosimile.

Una vera e propria lezione di calcio quella che la “truppa” di Auteri ha inflitto al malcapitato Lecce, giunto in terra sannita con l’intento di rendere difficile a Lucioni e compagni la promozione diretta in serie B con una giornata di anticipo. I pugliesi di Braglia letteralmente spazzati via, in una gara che è stata un vero e proprio monologo per i giallorossi di casa.

Ed ora la Campania potrebbe sognare quattro squadre tra i cadetti: Benevento ed Avellino sono certi della serie B, la Salernitana potrebbe mantenerla nelle ultime gare che mancano alla fine del torneo, la Casertana spera ancora nei play off. Se alla fine tutto dovesse andare per il verso giusto sarebbe un vero record per  la nostra Regione.

E’ stata una annata storica quella che si è conclusa sabato pomeriggio alle 19,21. Un lungo fidanzamento, durato ben 87 anni, tra la “strega” e la serie B, ed alla fine c’è stata la presa per  mano che ha portato alle giuste nozze.

Tanti i dissapori, i tentativi andati a vuoto attraverso i “maledetti” play off, moltissime le delusioni. Ancora  nella mente di tutti quelli di maggio dello scorso anno, quando sul più bello, a pochi minuti dalla fine, uno sciagurato intervento  di Som ed una incertezza di Piscitelli permisero al Como di violare il “Vigorito”, per poi approdare in serie B.

Fu quella la classica goccia che fece traboccare il vaso, con l’addio di Oreste Vigorito e l’inizio di un periodo davvero difficile per il calcio beneventano. Poi l’improvviso arrivo della famiglia Pallotta – Fabbrocini, in un primo momento accolta in città senza troppo entusiasmo. Le prime decisioni la riconferma di Salvatore Di Somma,  poi l’arrivo in panchina di un vero stratega, Gaetano Auteri. Senza ombra di dubbio si può dire che da quelle due decisioni è iniziata la marcia vincente.

E’ inutile in questo momento percorrere la cavalcata straordinaria, che ha portato alla conquista della serie B. I momenti difficili, soprattutto nel girone di andata, non sono mancati, poi, da gennaio  il vento è cambiato, la squadra ha cominciato a volare. L’ultima sconfitta, immeritata e che ancora oggi grida vendetta, nell’ultima gara del 2015 al “Via del Mare” di Lecce, in seguito soltanto vittorie e pareggi. Una marcia vittoriosa che ha permesso di recuperare tante posizioni in classifica, dimostrando alla fine di essere i più forti.

Ora, per completare il percorso, non resta che la trasferta di domenica prossima  contro l’Akragas, con Lucioni e compagni che vogliono concludere il girone di ritorno imbattuti.

Infine, come ciliegina sulla torta, gli scontri con il Cittadella e la Spal per la conquista della Coppa di Lega. Sarebbe il modo migliore per chiudere un torneo indimenticabile.

Per ora, comunque, godiamoci la serie B, poi, subito cominciamo a pensare al domani. La città che in modo meraviglioso ha festeggiato la serie cadetta, merita veramente tanto!

GINO PESCITELLI 

Foto di Lucia Gangale per Realtà Sannita. Riproduzione vietata 

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