La serie B resta un miraggio Sport

Per la serie “la maledizione continua” anche questa volta la serie B è restata un vero e proprio miraggio per il Benevento, anzi in un primo momento sembrava quasi di dover assistere  a degli effetti devastanti subito dopo il pareggio in casa con la Juve Stabia, preceduto dalla sconfitta con il minimo scarto subita al “Menti”.

A caldo, sembrava quasi che l’era Vigorito stesse per diventare soltanto un bel ricordo per la città e gli appassionati tifosi (ancora gli unici, inimitabili, protagonisti della sfortunata gara contro le “vespe” di Castellamare di Stabia di mister Braglia), non soltanto per l’ennesima grande delusione subita dal presidente, che avrebbe voluto dedicare la eventuale conquista della serie B allo sfortunato ed amato fratelli Ciro, ma anche per la tegola caduta sulla società pochi giorni prima della gara di ritorno contro la Juve Stabia con l’arresto del portiere Paoloni, che nella sfida del “Menti” era stato protagonista, parando l’impossibile ed anche un rigore allo specialista Corona. E ad oggi ancora non si sa come andrà a finire la brutta vicenda di Paoloni e del calcio-scommesse, che vede la società del Benevento, suo malgrado, protagonista e che nel processo sportivo potrebbe essere condannata per responsabilità oggettiva.

Vigorito si è affidato al un vero specialista in materia, l’avv. Chiacchio, per difendere l’onorabilità della società, che a dire la verità ha quasi subito questa vicenda ed è parte lesa, ma si sa che le norme in materia sono abbastanza chiare, e quindi veramente c’è da temere per il verdetto della giustizia sportiva, che ha intenzione di fare le cose molto in fretta e di decidere entro luglio, prima dell’inizio dei prossimi tornei. Sono in molti a prevedere che il Benevento qualche punto di penalizzazione l’avrà, e quindi sarà costretto ad iniziare in salita il prossimo torneo. Piuttosto, in questo momento c’è da rimanere veramente perplessi  e sconcertati sul modo in cui il portiere Paoloni nello scorso mese di gennaio, a chiusura della campagna di riparazione, è stato portato a Benevento dopo lo scambio con Aldegani.

Si sa che  nell’ambiente del calcio certe “chiacchiere” le conoscono tutti, ed è strano che il Benevento sia caduto nel tranello che gli aveva certamente teso la Cremonese. Detto questo, passiamo all’oggi, ai fatti che certamente interessano più da vicino. Dunque, dopo il primo momento di sconforto ed i giorni bui (bene ha fatto il Sindaco Pepe a restare vicino al presidente Oreste Vigorito facendogli giungere la solidarietà della città e dei tifosi), piano piano il massimo ed unico dirigente giallo-rosso si è ripreso, anche grazie all’affetto dimostratogli dai tifosi al termine del duro faccia a faccia avuto con la squadra e con Galderisi nel chiuso degli spogliatoi.

Si dice che siano volate parole grosse, e che Vigorito non abbia salvato quasi nessuno, invitando tutti a trovarsi delle nuove sistemazioni e dichiarandosi pronto a lasciare liberi la maggior parte degli atleti ancora sotto contratto. Al termine del faccia a faccia, giungeva una forte contestazione dei tifosi nei confronti soprattutto di Galderisi, Mariotto, Clemente, Evacuo, D’Anna, Pacciardi, mentre per Vigorito erano soltanto applausi ed inviti ad andare avanti, facendo però piazza pulita e ripartendo da pochi atleti. Nei giorni successivi, poi, soltanto capitan Clemente firmava la risoluzione contrattuale anticipata, con il magone e ringraziando i tifosi per quanto avuto nei quattro anni di permanenza a Benevento.

Gli altri atleti che hanno ancora contratti d’oro, certamente non idonei alla I Categoria e forse anche alla serie B, allo stato continuano a nicchiare, forse pur sapendo che la loro avventura nel Sannio può dirsi conclusa. Ma qual è attualmente la situazione dei giocatori? Zito e Mounard erano in prestito dal Siena e quindi sono ritornati al mittente; prestito con riscatto per Formiconi con l’Udinese e Bianco con la Juventus ed in queste ore si deciderà l’acquisizione o meno della seconda parte del cartellino; in scadenza di contratto sono invece Bueno (che ha già deciso di tornare in Argentina), Bianciardi, Palermo e Landaida; contratti a lunga scadenza, invece, per Vacca (2014), Falzarano (2015), Pintori (2015), Baican (2015), Zullo, Germinale, Furno, Pedrelli, Corradino, La Camera, D’Anna, Evacuo, Clemente, Pacciardi e Grauso per tutti con scadenza 30 giugno 2012. Della attuale rosa molti dovrebbero andare via, anche se allo stato soprattutto i “contrattualizzati d’oro” stanno creando notevoli e grandi problemi.

Dunque, è certo che si riparte con Oreste Vigorito, anche se in modo diverso, e questo sta bene un po’ a tutti. Ed anzi la prima mossa è stata accolta in città con grande gioia. Ritorna alla guida della squadra il professore di Saviano Gianni Simonelli, che qualche anno fa riportò i giallo-rossi in C1 con una cavalcata vincente ancora nella mente di tutti. La scelta di Vigorito è stata da tutti apprezzata e benedetta ed anche giudicata come il miglior modo per ripartire. Martedì scorso la presentazione ufficiale del nuovo tecnico, con tanti sportivi che sono accorsi per fargli capire che il tecnico di Saviano è sempre nel loro cuore.

Ora, si pensa alla squadra da mettere a disposizione di Simonelli, che intanto è impegnato a capire di quali giocatori può chiedere la riconferma. Sarà, però, certamente un Benevento diverso dal passato, più giovane e grintoso, anche se sempre protagonista indiscusso. Conoscendo bene sia Oreste Vigorito che Gianni Simonelli non potrà che essere così. Per ora, ben tornato Simonelli ed un grazie a Vigorito per aver deciso di far continuare il calcio in città ad un certo livello.

GINO PESCITELLI