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Finalmente è finita questa tormentatissima stagione del Benevento. La salvezza è arrivata, ma dopo indicibili sofferenze, che si sono spalmate lungo tutto il cammino della squadra giallorossa, e che hanno avuto il loro momento peggiore proprio nel ritorno dei play out con la Nocerina.

Personalmente abbiamo trascorso due ore di grandissima tensione, di palpitazioni continue, a causa di uno scellerato atteggiamento tattico del Benevento, che in pratica si è consegnato inerme nelle mani degli avversari. Il cuore saliva in gola ogni qual volta i molossi arrivavano nei pressi dell’area di rigore del Benevento, e la cosa è successa tantissime volte.

Lo sconforto è stato enorme quando Belmonte ha realizzato la rete che ridava speranze e fiato alla Nocerina, la paura è diventata terrore quando lo stesso atleta nella ripresa si è proposto davanti ad Emiliano Dei, fallendo per grazia di Dio una conclusione che appariva piuttosto semplice.

E questi sono stati anche i sentimenti dei tifosi giallorossi nell’arco di tutta la gara: paure, preoccupazioni, sofferenze, palpitazioni e così via. Ma questo e la pioggia impietosa che ancora una volta ha caratterizzato Benevento- Nocerina, non ha impedito alla torcida sannita di incitare senza sosta la squadra giallorossa, capendo che il momento era delicato, e dimostrando una grande maturità e intelligenza.

E la festa finale è stata soprattutto la loro, specialmente degli affezionati, quelli che dall’inizio della stagione non hanno mai abbandonato il Benevento, nemmeno nei momenti più bui e che sono stati premiati nella loro perseveranza dal raggiungimento della salvezza. Ma ora, per carità a loro e a tutti noi, evitateci un'altra stagione del genere. Il nostro cuore non reggerebbe!

LUCA MAIO

(Da Realtà Sannita n. 10 / 1.15 giugno 2002 pag. 8)