Un avvio alla grande per il nuovo Benevento Sport

I ritardi della partenza non condizionano la squadra Il proverbio “chi ben comincia è alla metà dell’opera” mai come questa volta calza a pennello per il Benevento di Claudio Gabetta. Nonostante i tanti guai ed i ritardi causati dalla “cancellazione” dello Sporting Benevento, dall’adesione al “lodo Petrucci”, al fatto che soltanto dopo ferragosto è stato possibile dare inizio alla vera attività per giunta senza un terreno di gioco a disposizione, alle “pressioni” della tifoseria e di un ambiente in un primo momento anche ostile, alla necessità di mettere insieme una squadra in pochi giorni ed in condizioni non certo facile ed a “mercato” quasi chiuso, possiamo dire che veramente sono stati fatti alcuni…miracoli. Ed il buon inizio del campionato ( sette punti nelle prime tre giornate e con la quarta che già sarà stata disputata a Bellaria quando questo numero del giornale sarà in edicola) rappresenta davvero un premio per il presidente della nuova società Cosimo Napolitano, per il direttore generale Buda, per l’allenatore Gabetta, che fin dal primo momento hanno creduto nella nuova avventura nonostante la critiche giunte da più parti. Soprattutto, però, un plauso merita il preparatore atletico Cassinello, che almeno fino ad ora è riuscito a presentare atleti in buone condizioni fisiche, nonostante una preparazione pre- campionato quasi inesistente, e con una decisione della Lega di C senz’altro condannabile sotto tutti i punti di vista che ha obbligato i giallo-rossi ( e tutte le squadre che hanno aderito al lodo Petrucci) a recuperare nei primi venti giorni di settembre anche le prime due giornate rinviate ( per il Benevento partita in casa contro la Carrarese e trasferta a Bellaria). Chi pensava che i giallo- rossi potessero “scoppiare” debbono ricredersi, anzi bisogna dire che il buon lavoro svolto da Cassinello deve essere ancora di più apprezzato se si considera che a Gualdo si è giocato su un campo al limite della praticabilità, sotto una continua pioggia battente e con i giocatori costretti a raddoppiare i propri sforzi. Con tutto questo Cagnale e compagni alla fine sono riusciti a conquistare l’intera posta in palio, e certamente hanno meritato quel ritorno alla vittoria esterna che ha reso felici quella cinquantina di tifosi temerari che hanno sfidato il maltempo pur di essere vicini alla squadra. Alla fine proprio quella cinquantina di tifosi meritano il plauso più grande, e bene hanno fatto i giocatori a dedicare proprio a loro la prima vittoria esterna del campionato. Qualcosa, però, deve essere anche detto sul lavoro che sta svolgendo mister Gabetta, anche lui in condizioni non certo facili. E dobbiamo dire che devono ricredersi tutti coloro che avevano “sparato a zero” sul tecnico quando si era deciso di affidargli la nuova squadra. Gabetta, anche se giovane, ha già dimostrato di essere una persona seria, di avere le idee ben chiare su come schierare la squadra in campo, di saper capire bene la partita apportando i necessari cambiamenti in corsa d’opera, di essere in grado di tenere bene unito lo spogliatoio. Soprattutto, però, e questo è un fatto importantissimo, l’allenatore giallo- rosso sta dimostrando di conoscere bene le squadre ed i campi del nostro girone e ciò deve essere tenuto in giusta considerazione. Insomma, la scelta della società di affidare la squadra a Gabetta si è dimostrata quanto mai azzeccata. Insomma, almeno fino a questo momento, tutto sembra girare per il meglio. Naturalmente siamo ancora all’inizio di un torneo che si preannuncia lungo e difficile e può essere molto pericoloso esaltarsi per i primi risultati positivi, ma se consideriamo il modo in cui si è partiti ( e con una C2 accettata con tanto malincuore) si può dire che dopo le prima quattro gare rappresentano quasi un “miracolo” i punti conquistati. Ora, c’è solo bisogno di insistere sulla strada intrapresa, guardando al futuro e lasciandosi alle spalle tutto quello di buono che fino ad ora è stato realizzato. Soprattutto, però, bisogna fare del tutto per far aumentare l’entusiasmo in città e nei tifosi. Fino ad ora i risultati ottenuti hanno rappresentato la medicina migliore, che deve essere conservata per quanto verranno, speriamo il più tardi possibili, i tempi magri. Fino ad ora la città ha risposto, i tifosi si sono stretti intorno alla nuova società ed alla squadra, il numero degli abbonati è raddoppiato rispetto allo scorso anno anche se si è in C2, al Santa Colomba si respira un’aria diversa. Proprio su questo binario bisogna proseguire, per riconquistare quella C1 persa per colpa di poche persone. Bene fanno i dirigenti, il tecnico, i giocatori ,a puntare tutto sul nuovo entusiasmo e sul feeling che si è ricreato con gli sportivi e con le autorità Domenica, intanto, al S.Colomba sarà di scena il Reggio Emilia ( ex Reggiana) , la squadra che rappresenta una città che come noi ha aderito al lodo Petrucci dopo il fallimento della vecchia società. Insomma, a Reggio Emilia una “estate” simile alla nostra. Ora, le due nuove “squadre” domenica si ritroveranno nuovamente di fronte e la speranza è che ad avere il sopravvento sia quella giallo- rossa.
GINO PESCITELLI
dal n.14-16/30 settembre 2005