Io, le macerie, il fango e lo sport

Prezzo: € 18

Mario Collarile, una delle più note personalità del mondo culturale sannita ma anche avvocato e uomo di sport, ha dato alle stampe il suo dodicesimo libro e questa volta ha davvero superato se stesso.

Tutto si svolge sul filo del ricordo, della testimonianza e dell'immancabile ironia che accompagna il racconto di cose beneventane a partire dagli anni dell'ultima guerra fino alla terribile alluvione del 2015.

Il volume consta di 27 capitoli con una introduzione di mons. Pompilio Cristino e la prefazione di Elio Galasso.

Pagg. 296, con tantissime foto in b/n - Prezzo di copertina 18,00 - Codice ISBN 9788899324070

Capitolo 0 - Anno 2015 - L'album dei ricordi

Mi sono distratto un momento e ... sono passati 70 anni, anzi 72!!! Settantadue anni sono tantissimi, ma solo un attimo per chi non dimentica. Avevo 6 anni, era il 1943 e quell'anno e quelli immediatamente successivi non me li scorderò più per lo meno fino a quando gli anni a venire non mi doneranno un dolce ottundimento, cioè fino a quando non raggiungerò un finale stato di beato rimbambimento. Prima che sia troppo tardi ho iniziato a tirar fuori dagli abissi della mia memoria l'album dei ricordi prima che le foto d'epoca, ormai ingiallite, svanissero del tutto. Ho, così, cominciato a scavare nella memoria ritrovando tanti flash, tante fotografie, che la polvere del tempo sembrava a volte rendere inaccessibili. Col passare degli anni, invece, sembrano più facilmente rintracciabili le foto più antiche, forse perché meglio incise nella memoria dalle emozioni o dal meravigliato della scoperta della vita e di se stessi. Rivivere, nitidi, episodi tanto lontani è stato, quindi, per me una piacevole scoperta ed una meravigliosa avventura, che mi ha fatto rinverdire momenti in modo così chiaro, come se proiettassi vecchie diapositive. Immerso nel buio del tempo, divenuto sala di proiezione, nel rivedere quelle immagini ho avuto la sensazione di risentire anche vecchie voci, forse echi di racconti successivi, forse racconti di altri, forse rigurgiti di antichi incubi o lontane emozioni risucchiate nella palude del dimenticatoio. E' stata una meravigliosa e magica sensazione riuscire e ricordare, così nitidamente e con tanta dovizia di particolari, immagini di oltre 70 anni fa, quando poi non riesco a ricordarmi, a volte, cosa ho fatto il giorno prima; e, man mano che sfogliavo l'album dei miei ricordi, è stato ancora più entusiasmante scoprire nuove foto del passato, che non erano più riaffiorate alla luce da decenni, ma erano là in attesa di essere riscoperte. Ho così rivissuto il terrore dei bombardamenti e dell'alluvione, ma anche la scoperta dei tanti sport che ho praticato con lo spirito di avventura, che mi ha fatto scoprire tanti mondi, perché ogni sport è un mondo a sé stante; e ad ogni nuovo sport ho riavvolto il filmato della vita e ogni volta sono tornato indietro nel tempo all'inizio di ogni singola avventura. Ho continuato a raccogliere ricordi riempiendo un faldone, che nel corso degli anni è diventato sempre più corposo trasformandosi a poco a poco in un libro, nel quale vecchie fotografie sbiadite sono diventate racconti di un'epoca ormai lontana e sfumata dalle nebbie del tempo; e forse questi racconti dureranno più dei ricordi di un tempo nel quale non si aveva niente ma, spinti dalla curiosità e dalla voglia di costruirci il nostro mondo, si viveva ricchi di fantasia. Ho capito anche prima il gioco e poi lo sport sono stati parte importante della mia formazione e perché il nesso di comico e tragico ha sempre caratterizzato la mia vita.

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