A Montesarchio finalmente i lavori di pulizia del torrente Tesa Ambiente

Ci sono interventi sul territorio che, pur essendo di evidente urgenza, vengono messi in campo in tempi lunghi dopo una serie di passamano delle carte fra un ente e l’altro.

Dopo anni di sollecitazioni e di richieste inviate al comune, al Genio Civile ed alla regione Campania, finalmente arriva la determina del comune di affidamento dei lavori di urgenza per il ripristino del regolare deflusso delle acque del Torrente Tesa, immissario del fiume Isclero.

Il tutto è mostrato in modo eloquente nella foto qui a fianco.

Forse uno degli ultimi interventi di pulizia del Tesa è stato realizzato da oltre un decennio, anche grazie all’interessamento del defunto assessore Michele Tangredi, e poi nessuna opera è stata più attuata.

La situazione è gravissima, gli alberi, nati e cresciuti sul letto del corso d’acqua insieme a canne e piante di ogni genere, hanno superato in alcuni tratti anche i 10-20 metri di altezza.

Ed infatti, lo scorso 23/24 gennaio, il violento temporale che si è abbattuto sul territorio ha causato l’esondazione del torrente con allagamenti e ingenti danni alle colture, alle strutture di imprese e, soprattutto, ha costituito un serio pericolo per l’incolumità delle persone. Le acque hanno trascinato detriti, piante, sterpaglie e rifiuti di ogni genere, formando dei veri e propri “tappi” in corrispondenza del “Ponte dei Cappuccini”, di quello delle “Borghetelle” e del “Ponte Tesa”.

Dal 2017, il Movimento 5 Stelle, ed un gruppo di cittadini residenti nella zona, sollecitano periodicamente attenzione e interventi di pulizia del torrente, e sembra che ora finalmente, dopo un lungo iter fra Genio Civile, Regione e comune di Montesarchio, è stato deciso che il comune potrà realizzare i lavori, utilizzando un finanziamento di 500.000 euro attribuito già da alcuni anni, di cui sarà utilizzato solo per una parte. La speranza dei cittadini, ovviamente, è che i lavori vengano realizzati in tempi brevi e che in seguito il letto del torrente venga continuamente monitorato e ripulito.

LUCIA DE NISI