La Madonna delle Grazie a Pago Veiano Chiesa Cattolica

Una domenica diversa quella vissuta nella prima mattinata di quest’oggi a Pago Veiano, piccolo centro sannita del pre-Fortore, dove un’intera comunità ha atteso trepidante ed emozionata l’arrivo della statua della Madonna delle Grazie, Patrona di Benevento e Regina del Sannio.

La peregrinatio del simulacro è iniziata lo scorso 21 aprile e si concluderà il prossimo 1° maggio per celebrare il 300esimo anniversario dell’incoronazione (1723 - 2023).

La Virgo lactans ed il Bambino, infatti, furono incoronati sabato 3 aprile 1723 dall’allora cardinale Vincenzo Maria Orsini (l’anno dopo diverrà Papa con il nome di Benedetto XIII), con due corone offerte dal Capitolo Vaticano di Roma; la corona è l’emblema della devozione del popolo verso la sua Regina, asilo sicuro per ognuno ed in tutte le necessità.

Memorabile anche la peregrinatio del 1948 per tutti i paesi del Sannio, tra cui ovviamente anche Pago Veiano, come ricordato da alcuni anziani mentre l’attesa si faceva sempre più coinvolgente.

Sventolio di fazzoletti bianchi, preghiere, canti, letture e tante lacrime di pura commozione sono stati il corollario gioioso dell’evento: breve - perché durato circa mezz’ora, la Celeste Patrona è giunta in Piazza Caduti di Guerra poco dopo le 9.20 - ma carico di fiducia, speranza e amore.

Il parroco di Pago Veiano, don Gaetano Collarile ha concluso il momento di preghiera affidando gli abitanti del paese alla Vergine Maria e benedicendo tutti i presenti con l’Acqua Santa.

A nome della cittadinanza, l’offerta floreale - una M di rose rosse - portata materialmente dal consigliere comunale Cipriano Pezzuto ai piedi della Madonna.

Padre Antono Tremigliozzi, ministro provinciale dell’Ordine dei Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia, ha voluto ringraziare tutta la comunità di Pago Veiano “per la splendida accoglienza a Maria”, parimenti ha avuto parole di elogio per il parroco don Gaetano, quindi il suo grazie alle autorità civili e militari.

Maria - ha quindi detto fr. Antonio - ci aiuta a benedire il Signore e a ricevere la sua benedizione ed in questo tempo, in cui tante cose vanno male, come cristiani non dobbiamo perdere questa logica di benedizione. Sapere che la nostra vita è benedetta è un bene e siamo chiamati a dire bene degli altri. Maria ci ricorda che con il battesimo siamo capaci di amare, abbiamo la forza di amare e questa forza ce la dà la grazia del battesimo. Lei, Madre delle Grazie, ci ricorda che ciascuno di noi ha la grazia, la forza di amare”.

Come segno di questo passaggio, padre Antonio ha consegnato una tela che riproduce la Madonna delle Grazie a don Gaetano, mentre alla fascia tricolore Pietro De Ieso ha dato l’invito ufficiale ad essere presente il 1° maggio a Benevento, quando la Madonna tornerà nella sua basilica.

Piccola nota a margine: don Gaetano è stato professore di Religione di padre Antonio al “Galilei-Vetrone” di Benevento.

Prima che la Vergine continuasse il suo percorso, la popolazione ha avuto alcuni minuti per raccogliersi intorno a Lei per pregare e ricevere il suo sguardo e la sua benedizione.

Certi che il suo amore materno non ci abbandonerà mai, i pagoveianesi hanno salutato la Regina del Sannio con canti e applausi.

Per il III centenario dell’incoronazione della Madonna delle Grazie, S.E. Mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, ha scritto la preghiera che qui di seguito vi proponiamo.

Maria santissima delle Grazie,

Donna dell’Alleanza Nuova,

aiutaci a ritrovare

parole e gesti di pace.

Incoronata Regina,

tu cammini tra noi:

insegnaci la via dell’unità,

poiché il tuo diletto Figlio,

prima di morire, pregò

perché fossimo una cosa sola.

Sostienici nel vivere la fede

in parole e in opere,

per contribuire alla crescita

del Regno di Dio,

che è giustizia, pace e gioia

nello Spirito Santo.

Amen.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it

Foto di A. Gangale per Realtà Sannita ©

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