Padre Lodovico Acernese, la forza della fede Chiesa Cattolica

Padre Lodovico Acernese (Pietradefusi 14 aprile 1835 - 16 febbraio 1916) è stato proclamato nel 2008 Servo di Dio, in attesa del riconoscimento dell’eroicità delle sue virtù. La sua straordinaria esistenza e la sua opera sono state al centro di una giornata di studi che si è svolta lo scorso 9 giugno presso il Seminario arcivescovile di Benevento. Il convegno è stato fortemente voluto da don Pasquale Maria Mainolfi, che è autore della biografia ufficiale del religioso irpino.

Durante l’affollato e seguitissimo convegno, qualificati relatori hanno messo in rilievo diversi aspetti della poliedrica personalità del frate, primo di sette figli, allievo del Seminario e del Collegio dei padri gesuiti della nostra città, sacerdote, carismatico predicatore e robusto scrittore, assai fiducioso della potenza dei giornali e degli scritti per l’opera di evangelizzazione nelle contrade sannite e irpine in un’epoca non facile come quella post-unitaria, caratterizzata dal positivismo, dal modernismo, dall’avvento, anche, di logge massoniche, da una laicizzazione della società e dal fenomeno del brigantaggio.

Padre Lodovico fu direttore spirituale della Beata Teresa Manganiello (1849-1876), che lui non esitò a definire “giovane che ha la freschezza di un fiore di campo” ed alla quale, com’era nello stile severo dei direttori spirituali dell’epoca, non mancò di affidare durissime prove di umiliazione e penitenza, intuendone l’anelito infinito alla perfezione spirituale e l’amore di Dio da cui la giovane montefuscana era infiammata.

Era presente tutta la famiglia delle Suore Francescane Immacolatine di Pietradefusi, l’ordine fondato nel 1881 da padre Lodovico, e di cui Teresa Manganiello è “pietra angolare e madre spirituale”.

La giovane montefuscana, per la quale è fortemente attesa dalle suore la canonizzazione, morì a soli 27 anni stroncata dalla tisi e senza avere la possibilità di entrare in convento come ella avrebbe voluto.

Di padre Lodovico è stata quindi evidenziata l’attenzione e la valorizzazione della donna all’interno della Chiesa ed in tutti i contesti del vivere civile, le sue battaglie, la sua sapienza filosofica e teologica, ma anche le lotte e le persecuzioni subite dagli stessi confratelli per la sua specchiata moralità e onestà, fino all’incontro con l’arcivescovo Camillo Siciliano di Rende che lo accoglie nel clero diocesano di Benevento.

Oggi il suo corpo riposa presso il convento delle Immacolatine a Pietradefusi.

Le giornata di studi è stata introdotta da: Clemente Mastella e Claudio Ricci (sindaco e presidente della provincia di Benevento), Giulio Belmonte, sindaco di Pietradefusi, suor Concetta Zaccaria, Madre Superiora delle Immacolatine di Pietradefusi, Leonardo Franzese, ministro provinciale dei Frati Cappuccini di Napoli.

Le relazioni sono state affidate a: Gabriele Ingegneri, storico francescano; Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento; Vincenzo Criscuolo, relatore generale della Congregazione della Causa dei Santi; Mario Iadanza, docente alla Pontificia Facoltà Teologica di Napoli; Giuseppina Bozzuto, dottore in Diritto Canonico e Vice Postulatrice. Le conclusioni sono state affidate a padre Vincenzo Criscuolo.

LUCIA GANGALE

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