''Una rete fatta per liberare non intrappolare'', il messaggio di mons. Accrocca alla Stampa Sannita Chiesa Cattolica

La grande famiglia della Stampa Sannita si è riunita ancora una volta per celebrare il suo celeste patrono San Francesco di Sales.

Una bella e antica tradizione che si rinnova di anno in anno grazie alla pervicace volontà del presidente dell’Assostampa Giovanni Fuccio, di concerto con la Curia Arcivescovile di Benevento.

Il momento di condivisione della fede si è tenuto presso la Cappella del Santissimo all’interno della Basilica Cattedrale cittadina.

Da sottolineare che quest’anno non solo la Cappella era colma di operatori dell’informazione, ma diversi sono stati i giornalisti giunti con mezz’ora di anticipo sull’orario prefissato della celebrazione eucaristica, perché desiderosi di recitare il Santo Rosario.

Ha officiato mons. Felice Accrocca, arcivescovo metropolita di Benevento, concelebranti all’altare don Maurizio Sperandeo, don Nicola De Blasio, don Francesco Collarile e don Alessandro Grimaldi.

Sui rischi della rete si è incentrata l’omelia di Accrocca.

Internet rappresenta una possibilità straordinaria di accesso al sapere, ma è anche uno dei luoghi più esposti alla disinformazione e alla distorsione consapevole e mirata dei fatti e delle relazioni interpersonali, che spesso assumono la forma del discredito. La rete poi è un’occasione per promuovere l’incontro con gli altri, ma può anche potenziare l’autoisolamento, come una ragnatela capace di intrappolare. Ecco quindi che il web deve essere fatto non per imbrigliare, ma per liberare.

“Conosco persone e anche sacerdoti - ha detto mons. Accrocca - con molte migliaia di amici sui social, ma che poi non parlano con la comunità reale. Chi come voi giornalisti lavora con questi indispensabili mezzi di comunicazione ha un compito importante: far emergere i fatti reali. Non bisogna demonizzare la rete, ma è necessario lavorare per incentivare i legami veri, autentici e trasmettere segni di umanità. Una umanità fondata sull’amore e sulla solidarietà”.

Come ritrovare allora la vera identità comunitaria nella consapevolezza della responsabilità che abbiamo gli uni verso gli altri anche nella rete online?

La risposa sta nell’uso ragionato che si fa della rete, dove l’unione non si bada sui “like”, ma sulla Verità.

Una rete, insomma, non fatta per incatenare, ma per rendere liberi, per custodire una comunione di persone libere.

Al termine della Santa Messa - allietata dal Coro Santa Cecilia, diretto da monsignor Lupo Ciaglia - ci si è ritrovati tutti nella Sala Capitolare dove don Maurizio Sperandeo ha presentato la versione on line del giornale “Tempi nuovi” nato nel 1997 in formato cartaceo per iniziativa del giornalista Nico De Vincentiis.

“Con la pubblicazione del sito www.tempinuovi.eu - leggiamo sul sito - la diocesi di Benevento ha un altro mezzo di comunicazione per svolgere al meglio il suo compito di servire la comunità umana annunciando il Vangelo. Accanto e complementare al sito diocesidibenevento.it, che mantiene la funzione di comunicazione istituzionale. Il titolo richiama esplicitamente l’esperienza del giornale nato nel 1997 che rappresentò uno dei momenti più qualificati di una attiva presenza cristiana (non clericale), nel nostro tessuto sociale. Tempi nuovi non fu la cronaca di fatti ed avvenimenti dentro e fuori la Chiesa, ma costruì una proposta culturale frutto di analisi, spesso graffianti e “nuove”, nel metodo e nel linguaggio. Oggi non abbiamo l’illusione di raggiungere le stesse alte mete, ma nutriamo la speranza di contribuire a fare rete, alternativa a quella tessuta di pregiudizi e falsi propositi, che invece aiuti a costruire rapporti significativi, basati sul rispetto e la fiducia. tempinuovi.eu servirà a dare voce alle periferie, nella diocesi e nella società civile, per far emergere il bello e il buono che nascono e crescono ogni giorno silenziosamente, e per valorizzare le qualità interiori di ognuno. Così facendo speriamo di avvicinarci al nostro modello, Gesù pescatore di uomini: la sua rete prendeva tutti, senza escludere quelli che all’apparenza sembravano irraggiungibili”.

Per concludere, il presidente dell’Assostampa Sannita, Giovanni Fuccio, ha ringraziato l’arcivescovo per la celebrazione del Santo patrono dei giornalisti consentendo così anche di ricordare i colleghi Nicola Russo e Antonio Buratto, che pochi mesi fa si sono ricongiunti con il Padre.

“La maggior parte della Stampa locale - ha affermato - si è sempre ispirata all’insegnamento della Chiesa, con cui si sono intessuti rapporti di collaborazione e stima reciproca, e dunque siamo ben lieti di vedere risorgere un’antica testata come Tempi nuovi, sito che si pone accanto a tanti altri portali che operano nel campo dell’informazione”.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it 

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