Così muore il Viale degli Atlantici Cronaca

Non c’è pace per il Viale degli Atlantici di Benevento, passato da essere una delle arterie più suggestive della città, a un luogo quasi disabitato.

Completato nel 1932, su progetto dell'ingegnere Gennaro De Rienzo e dedicato ai “Trasvolatori Atlantici”, il viale è stato pensato come l’ideale continuazione del corso Garibaldi, punto sociale ed economico tra i più importanti della città, e con quest’ultimo sembra condividerne l’inesorabile destino.

Quasi privo di locali commerciali, il viale degli Atlantici aveva nel suo passeggio e nel suo panorama la bellezza delle camminate spensierate che conducevano al suo punto più panoramico: i giardini di fronte la caserma Pepicelli, i famosi giardini Piccinato. Non pochi sono gli edifici di pregio e di interesse, eppure ogni anno che passa questa arteria così preziosa perde un pò del suo prestigio così come sembra perdere di importanza un intero quartiere.

Nonostante la Villa Comunale e il più o meno riuscito recupero della Caserma Guidoni, proseguendo per quel senso unico non restano che enormi palazzi a segnare la storia di un tempo ormai lontanissimo.

Quasi inutilizzato il Seminario Arcivescovile, non trova pace nemmeno quella che fu la caserma Pepicelli; fiore all’occhiello nella formazione e nell’addestramento dei giovani carabinieri. Li dove una volta reclute e familiari gioivano nel giorno del giuramento, ora in questi stessi luoghi regna il silenzio più totale e nessuno più percorre quei corridoi e quei saloni di rappresentanza.

Quei cancelli ferrosi che il venerdì sera si aprivano per la libera uscita dei giovani militari, sono ormai sbarrati e sono divenuti davvero “limite invalicabile”, così come vuoto è rimasto il posto di sentinella esterno dopo anni e anni di suggestivi cambi della guardia.

Come spesso accade, non tutto ciò che si poteva è stato fatto e se per anni i beneventani sono stati illusi nel possibile riutilizzo di questi edifici, ad oggi sono ancora spente queste luci del presepe cittadino.

Naufragata l’idea di utilizzare la caserma Pepicelli come sede della scuola di magistratura, o come centro di accoglienza sociale, ad oggi non si conosce il reale destino di un pezzo di storia della nostra città e, come se non bastasse, l’eterna querelle sul taglio dei pini presenti sul viale Atlantici, lo ha di fatto trasformato in un grande cantiere fermo

La larga corsia automobilistica è stata ristretta da recinti attorno alle alberature e da eterni cartelli di pericolo e sbarramento che di fatto rendono disordinato e pasticciato l’intero percorso.

In perenne attesa di una decisione definitiva, quello che un tempo era una delle vie più eleganti di Benevento ha perso completamente la sua lucentezza. Neanche i già citati giardinetti, naturale meta di quasi ogni passeggiata, godono di ottima salute per via del degrado e della sporcizia che vi si accumula. Se il covid ha di fatto evitato la presenza di bottiglie e cartacce, poco o nulla è stato fatto per un completo e duraturo ripristino dell’intera area verde.

In una parabola discendente, poco o nulla è rimasto della vitalità che per decenni ha caratterizzato una parte così importante della città e perfino quei punti di ristoro che tanti giovani richiamavano nelle loro pause quotidiane oggi sono chiusi e solitari. Con il commercio sempre più spostato fuori dal centro cittadino a vantaggio degli ipermercati e delle gallerie multipiano, inesorabile è la desertificazione di interi quartieri dove, molto la crisi economia e ancor di più la pandemia, non si contano più le vetrine vuote e le saracinesche abbassate per sempre.

Il viale degli Atlantici come simbolo dell’intera città: ricordo e testimonianza di una eleganza sciupata per disinteresse e miopia di vedute.

ANTONINO IORIO