La Municipale di Benevento pizzica sette persone intente a giocare a carte in un esercizio commerciale in zona Stazione Cronaca

Nell’ambito dell’attività di controllo finalizzata al rispetto delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19, la Polizia municipale ha effettuato nella giornata di oggi circa 250 controlli sulle persone che comunque circolavano a piedi o in auto lungo le strade cittadine. Gli stessi sono stati tutti identificati, e ora sono in corso gli accertamenti sulla veridicità delle loro dichiarazioni.

Nel corso della giornata sono state controllate più volte la pista ciclopedonale di C/da San Vitale, l’area dell’Istituto Agrario di C/da Piano Cappelle e le due zone maggiormente interessate dal passeggio delle persone, ovvero C/da Piano Morra, via Pacevecchia e l’area del ponte Tibaldi.

Sono state comminate 15 sanzioni amministrative, di cui 7 sono state elevate a carico di un esercizio commerciale di alimentari in zona Stazione gestito da extracomunitari ove sono stati rinvenute sette persone intente a giocare a carte. A seguito di tale accertamento l’esercizio commerciale è stato provvisoriamente chiuso per 5 giorni, ai sensi dell’art. 4 del Decreto legge n. 25.03.2020, n. 19, mentre l’entità della sospensione definitiva dovrà essere disposta dal prefetto di Benevento, e potrà durare sino a 30 giorni. Un’altra sanzione è stata comminata a persona sorpresa a bordo di un autobus della ditta Trotta Bus SpA, che non ha saputo giustificare il suo andare in giro.

Intanto, rispetto alle oltre 150 sanzioni comminate in questi ultimi giorni, arrivano i primi pagamenti. Sono, infatti, già stati pagati due verbali da 280,00 euro da parte di due persone che erano state multate.

Devo ribadire - dichiara il comandante Fioravante Bosco - che i controlli saranno sempre più stringenti, e quindi raccomando a tutti i cittadini di evitare il rischio di pesanti sanzioni. Stiamo controllando sempre con maggior attenzione gli esercizi commerciali e le persone che girano sugli autobus di linea. Meglio, quindi, restare a casa che rischiare di incorrere nei rigori della legge”.