Maxitruffa ad Apice, centinaia le vittime Cronaca
Nel mese di febbraio è andato in onda un servizio della trasmissione televisiva “Le Iene”, nel quale l’ottimo giornalista Luigi Pelazza ha svelato una maxi-truffa da oltre 5 milioni di euro, avvenuta nel Sannio, in particolare nel paese di Apice.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta, a capo della frode ci sarebbe stato l’avvocato Salvatore Cipolla, già condannato per la vendita di prodotti finanziari inesistenti. Grazie alla collaborazione di un ex direttore postale di Apice, figura stimatissima nel paese, Cipolla avrebbe convinto centinaia di persone a investire in un trust finanziario che prometteva rendimenti particolarmente allettanti, fino al 40% annuo.
In realtà, come riportato dal servizio televisivo, si trattava dell'applicazione di uno schema Ponzi: centinaia di persone, oltre a non ottenere alcun guadagno, hanno perso quasi tutto il capitale investito.
Come facilmente immaginabile, le conseguenze psicologiche ed economiche per le vittime della truffa sono devastanti. In risposta a questa situazione drammatica, il gruppo consiliare Insieme per Apice ha presentato il 6 marzo scorso la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale aperto, con l’obiettivo di discutere di possibili misure da adottare a sostegno dei cittadini coinvolti. Tuttavia, la proposta non è stata accolta e la richiesta di convocazione del Consiglio comunale aperto è stata poi inserita come semplice punto di discussione all’ordine del giorno. Durante la seduta, il presidente del Consiglio Comunale, Virgilio Pepe, ha dichiarato che l’assemblea consiliare non disponeva delle competenze necessarie per approvare la richiesta avanzata dall’opposizione, escludendo così la possibilità di discutere in Consiglio eventuali misure di sostegno alle vittime, quali potevano essere l’istituzione di uno ‘Sportello d’aiuto psicologico’.
Occorre tenere presente che nel momento in cui società deputate alla vendita di prodotti finanziari abbiano potuto penetrare così a fondo nel tessuto socio-economico di un paese, facilmente avrebbero potuto stringere legami con altre società o aziende, anche per legittimarsi in qualche modo di fronte alla legge. Di conseguenza, risulta necessario chiarire eventuali rapporti intercorsi, a prescindere dal fatto che siano stati volontari o involontari.
Ad esempio, l’avv. Salvatore Cipolla, il soggetto che secondo l’inchiesta giornalistica sarebbe stato a capo della frode, già condannato per vendita di prodotti finanziari inesistenti, avrebbe avuto rapporti con la First Trading Society, una società di formazione nel settore finanziario che, tra il 2019 e almeno fino alla stagione sportiva 2021/2022, è stata sponsor ufficiale dell’U.S.D. Apice Calcio. Il coinvolgimento dell’avvocato con quello che è stato lo sponsor della squadra di Apice è visibile dal profilo Facebook della società e anche dal canale Telegram ad essa collegato, essendo anche admin della chat. È opportuno chiarire che l’avv. Cipolla non figura tra i soci della società, ma una collaborazione costante con la First Trading Society, stando ai canali ufficiali, risulta essere innegabile.
Alla luce delle centinaia di persone coinvolte nella maxi-truffa da oltre 5 milioni di euro, sarebbe opportuno che la First Trading Society, ex-sponsor della squadra del comune in cui si è concentrata in maniera esponenziale la presunta attività fraudolenta, chiarisca il proprio operato e soprattutto il ruolo e l’attività lavorativa dell’avv. Cipolla. Allo stesso modo, anche l’U.S.D. Apice Calcio dovrebbe chiarire la natura della sponsorizzazione e la propria estraneità ai fatti, specificando ovviamente anche l’entità di eventuali rapporti con il soggetto accusato della frode, soprattutto dopo i servizi giornalistici andati in onda sui media nazionali.
Tenendo presente che l’obiettivo di questo gentile invito non è quello di ricercare colpevoli o eventuali possibili collegamenti, sarebbe opportuno che le società chiariscano pubblicamente le loro posizioni riguardo l’intera vicenda in quanto non è minimamente concepibile, che i valori del calcio, quali coraggio, lealtà, amicizia, rispetto, possano essere in qualche modo lontanamente imparentati a questa triste vicenda che ha scosso una comunità intera.
Andrea Albanese
Foto: pagina FB Gli Apicesi con o senza maschera