Paduli è pronto per fronteggiare il Coronavirus Cronaca

Cassandra Crossing, un film della metà degli anni Settanta con protagonisti una giovane Sophia Loren, Richard Harris, Burt Lancaster, Ava Gardner, sembrava restare confinato nel campo della fantascienza, e mai e poi mai avremmo immaginato che divenisse realtà. Questa volta la realtà ha superato la fantasia, e mentre nel film un virus sfuggito dai laboratori di Ginevra dell’Oms infettava solo i viaggiatori di un treno, oggi il virus si è diffuso in tutto il mondo. Ed è così che dal 10 marzo ci troviamo anche nel Sannio confinati in casa.

Paduli sta rispondendo tutto sommato bene, al pari di altri piccoli e grandi centri della nostra provincia. Provvedimenti per arginare il fenomeno e stare vicino alle famiglie ne sono stati presi.

Un primo provvedimento è stato quello di garantire ai cittadini indigenti e anziani l’assistenza necessaria provvedendo alla consegna domiciliare dei farmaci attraverso l’azione congiunta di volontariato dell’amministrazione comunale, della Pro Loco e della Confraternita del Santissimo Sacramento. Per farlo è sufficiente contattare Renzo Mazzeo 3288737063, Davide Minicozzi 3289146631, don Enrico Iuliano 3388383565.

Il 12 marzo è stato chiuso il cimitero e, sempre nell’ottica di prevenzione dall’infezione da nuovo Coronavirus, si è stabilito che il kit per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, contenente le buste per l’umido, la plastica e l’indifferenziato, sarebbe stato consegnato gratuitamente al domicilio di ogni nucleo familiare. A sabato 14 marzo a Paduli non è stato accertato alcun caso di positività al Coronavirus e nessun tampone è stato effettuato ad alcun cittadino.

A seguito della notte in cui si ebbe l’assalto alle Ferrovie e l’esodo verso il Sud Italia, vi è stato un solo caso di una persona proveniente da un paese vicino Codogno (Lodi), ancor prima dell’istituzione della zona rossa, che si è sottoposta a scopo precauzionale a quarantena volontaria avendo manifestato, pur se in maniera lieve, alcuni sintomi. Il periodo di affido si è concluso senza alcuna complicanza, come certificato dai dirigenti dell’Asl che hanno monitorato costantemente il soggetto, oggi rientrato presso la sua abitazione in Lombardia. Dopo il 7 marzo, come disposto dall’ordinanza regionale n. 8 dell’8 marzo 2020, sono sette i cittadini che sono stati sottoposti a quarantena obbligatoria per un periodo di 14 giorni perché provenienti dalla Lombardia o dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Attualmente si trovano tutti in buono stato di salute, senza presentare alcun sintomo da contagio. Presso la sede del Comune è stato istituito il Centro operativo comunale (Coc) per garantire la direzione e il coordinamento dei servizi di assistenza e soccorso. Non potendo uscire di casa, a Paduli, come in tante località italiane, la gente sta dando luogo a flash mob dai balconi, in attesa che trascorra ‘a nuttata.

GIANCARLO SCARAMUZZO