Procurato allarme e danno all'immagine, Asia: ''In azienda nessun focolaio Covid. Adiremo le vie legali'' Cronaca

L’Asia, in seguito ad una serie di informazioni false apparse sui media, ritiene opportuno intervenire per spiegare che nessun focolaio Covid è, allo stato, in atto presso l’Azienda che, in conformità a tutte le normative regionali e nazionali, applica ed osserva un rigido protocollo aziendale antiCovid.

Con la determina del 28 settembre scorso (adottata in conformità al suddetto protocollo e quale piano d'emergenza) l’Asia ha previsto gli screening per i dipendenti qualora fossero risultate delle positività.

Il 30 ottobre scorso, un dipendente ha comunicato la propria positività. L’Azienda subito ha tracciato i lavoratori che erano venuti a contatto direttamente o indirettamente con il soggetto in questione predisponendo nel primo giorno utile lavorativo (il 3 novembre) il tampone per 25 di loro. Di questi ultimi solo tre sono risultati positivi.

In seguito l’Asia ha continuato il tracciamento: coloro che erano venuti a contatto con gli ultimi tre positivi sono stati lasciati a casa, mentre il 9 novembre altri 32 operai hanno effettuato il tampone.

I risultati hanno confermato la positività per 11 di loro, di cui due probabilmente falsi positivi.

L’11 novembre sono stati sottoposti all’esame orofaringeo altri 31 dipendenti; il 12 novembre 15; oggi 5; domani altri 39 che concluderanno lo screening complessivo su tutta la forza lavoro.

L’Asia ha adottato tutte le azioni e le cautele previste dal proprio protocollo aziendale secondo quanto disposto dall’ufficio ‘Emergenza Coronavirus’, istituito già nel mese di marzo scorso, per tutelare la salute dei propri dipendenti, delle loro famiglie e dei cittadini stessi.

L’Azienda, dunque, si riserva di adire alle vie legali per procurato allarme e danno all’immagine della società contro tutti coloro che in queste ore stanno diffondendo false informazioni al solo scopo di gettare panico tra i dipendenti e i cittadini.

Corre l’obbligo - ha dichiarato l’amministratore unico, Donato Madaro - ringraziare tutti i lavoratori dell’Asia i quali, in tutto questo lungo periodo di pandemia hanno, con abnegazione, sempre adempiuto al loro compito, a volte anche rischioso: come nel caso della raccolta dei rifiuti di contagiati. A loro cui va tributata la più viva riconoscenza. Analogamente un ringraziamento va rivolto a tutti i rappresentanti delle sigle sindacali rappresentate nel protocollo aziendale, che hanno dato il loro valido contributo affinché non si verificassero focolai Covid in azienda, obiettivo fino ad oggi raggiunto”.