Querelle Fondovalle Vitulanese, Rivellini: ''Lavoriamo al superamento delle criticità che creano ostacoli al progetto'' Cronaca

Si continua a discutere della Fondovalle Vitulanese. Il capogruppo dell’opposizione Pietro Rivellini affronta con noi di Realtà Sannita il recente pronunciamento del TAR Campania sull’arteria, per delineare le possibili prospettive di sviluppo non disgiunte dalla salvaguardia ambientale. Pietro Rivellini si è laureato alla Facoltà di Medicina alla Federico II, in Napoli. Attualmente ricopre il ruolo di dirigente medico all’ASL BN1, nonchè è dottore di emergenza al 118.

A seguito dell’ordinanza di rigetto dell’istanza cautelare, pronunciata dalla sezione ottava del Tar della Campania, pubblicata il 24 marzo 2022, lei in qualità di capogruppo dell’opposizione al comune di Vitulano quali azioni intende intraprendere?

Il recente pronunciamento da parte del Tar della Campania, relativo al non accoglimento e quindi al respingimento dell’istanza cautelare, promossa dal comune di Vitulano, riguardo al completamento della Fondovalle Vitulanese, sembra diventare una querelle destinata a non finire, facendo emergere colpe, responsabilità, errori e soprattutto ambiguità. Come gruppo di minoranza voglio ricordare che abbiamo sempre seguito un percorso lineare, chiaro, improntato sulla coerenza delle nostre posizioni ed abbiamo sempre espresso la necessità di garantire una viabilità al passo con i tempi, senza però rinunciare alla salvaguardia del nostro ambiente. Riteniamo che il destino di una comunità si costruisca tassello dopo tassello e che la realizzazione e il completamento della Fondovalle siano un progetto strategico ed una opportunità irrinunciabile per il progresso socio-economico della nostra vallata. Apprezziamo e condividiamo quindi, e salutiamo con favore, l’atteggiamento propositivo e costruttivo da parte della Provincia, che nella persona del Presidente Lombardi non si sottrae al confronto, ma si dichiara disponibile a valutare eventuali correttivi. Da parte nostra ci faremo promotori di una iniziativa da portare in consiglio comunale, per promuovere ed allargare la partecipazione popolare e ci auguriamo in quella sede, concorrere al superamento di quelle criticità che ancora adesso creano ostacoli al progetto.

Dottor Rivellini ha valutato attentamente anche altre soluzioni alternative per la realizzazione della Fondovalle?

Di ipotesi alternative per la verità ce ne sono varie, anche se non tutte sono confliggentj tra di loro. Mi riferisco, ad esempio, all’adeguamento dell’asse stradale esistente, cioè al vecchio tracciato che attualmente funge da collegamento tra alcuni comuni della Valle, il cui compito è essenzialmente quello di interconnettere e collegare i vari centri. Diverso è il discorso rappresentato dall’altra ipotesi, prospettata dall’architetto Boffa.

Ritiene possibile con i fondi finanziati, affrontare il tema dello sviluppo attraverso un’arteria viaria che svincoli la Valle Vitulanese verso Sant’Agata de’ Goti- Caserta?

Conosco ed apprezzo professionalmente l’architetto Boffa. Avere una pluralità di pareri e visioni da parte di persone del suo spessore sicuramente arricchisce e completa un dibattito volto al superamento dell’isolamento strutturale nel quale versa la nostra comunità. Premetto di non essere un tecnico e quindi di non avere le competenze specifiche e professionali, per poter esprimere un giudizio completo, specialmente per quel che riguarda la complessità tecnica di tale progetto. Tuttavia, l’idea di un collegamento tra la Fondovalle Vitulanese e il suo innesto sulla Fondovalle Isclero, mi sembra un progetto ambizioso e ardito, ma non privo di una logica e valida visione strategica, perché andrebbe a coinvolgere e a collocarsi nel cuore della nostra Valle. Sulla complessità tecnica, ripeto preferisco non addentrarmi.

Secondo lei la soluzione prospettata dall’UTC del comune di Vitulano, può salvaguardare le colture di eccellenza nella zona di Ponterutto, essa è condivisa unanimemente dal gruppo dell’opposizione?

Sull’ipotesi progettuale dell’UTC di Vitulano ho molti dubbi relativi non solo al progetto, ma soprattutto alle modalità con le quali è stata gestita l’intera operazione. La presentazione di questo “novello nascituro” è venuta fuori nell’ultimo consiglio comunale di Vitulano, a metà dicembre 2021, e la cui “gestazione frettolosa”, a quanto appreso nello stesso consiglio, è durata circa una settimana. È chiaro quindi, che presentare un progetto alternativo dopo circa 23 anni desta sospetto e stupore, ponendo inquietanti e inspiegabili interrogativi: perché questa elaborazione progettuale avviene dopo oltre due decenni, a tempo ormai scaduto, e come giudicare invece, l’isolamento del nostro ente comunale dagli altri comuni della Valle? Ma addirittura c’è un particolare non irrilevante. Nel dicembre 2017, il sindaco Raffaele Scarinzi è stato promotore di un incontro pro completamento Fondovalle in presenza del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro, il consigliere regionale Mino Mortaruolo e l’allora presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, ovviamente con la presenza dei sindaci dell’intera Valle Vitulanese, che hanno mantenuto con coerenza la loro originaria posizione favorevole in merito alla Fondovalle. Perché in quella sede più che idonea, alla presenza del gotha della politica di allora, in presenza di un rappresentante di governo, di regione, di provincia e vari enti comunali, non si è provveduto a modificare il tanto vituperato tracciato, che è lo stesso di quello attuale ed è rimasto immodificato? Quando la coerenza diventa virtù…

NICOLA MASTROCINQUE

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