SANT'AGATA DE' GOTI - Botte, spintoni e insulti ai genitori: 27enne allontanato da casa Cronaca

Nella giornata di ieri, mercoledì 20 novembre, a seguito di una tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, il personale della Stazione Carabinieri di Sant’Agata de’ Goti ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con prescrizione di divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, con applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 27enne di Sant’Agata de’ Goti, gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti e lesioni personali in danno dei genitori.

In particolare, le indagini sono state avviate a seguito di un intervento dei militari della Stazione CC presso l’abitazione delle persone offese.

Sulla scorta delle dichiarazioni rese in sede di querela e di sommarie informazioni dalle persone offese è stato appurato che il figlio, oggi oggetto del provvedimento restrittivo, da circa un anno era tornato dalla Svizzera ed era solito insultare i genitori con epiteti oltraggiosi, oltre a minacciarli anche di morte all’esito di discussioni sorte per futili motivi.

Oltre ai continui insulti e alle predette minacce, il figlio li aggrediva fisicamente con schiaffi e forti spintoni ogni due o tre giorni sempre per futili motivi, non connessi tuttavia a richieste di denaro.

L’episodio più grave si era verificato proprio il 31.10.2024 quando la madre si era vista costretta a richiedere l’intervento di carabinieri, a seguito delle percosse subite dal figlio. In particolare, mentre si trovavano nel vano cucina della loro abitazione, sempre per futili motivi, il figlio aveva lanciato in aria un vassoio di ceramica contenente della frutta, una pentola piena di acqua bollente e la pasta.

In quel frangente l’odierno indagato aveva lanciato sulla bocca della madre un mestolo bollente e poi l’aveva colpita fortemente con schiaffi alla testa, al collo e al volto.

Valutata la fondatezza del compendio probatorio raccolto a sostegno delle dichiarazioni della denunciante e condivisa la valutazione prospettata dal P.M., il G.I.P. ha ritenuto che ricorressero le esigenze cautelari, considerata la gravità dei fatti contestati all’indagato.

Per tali ragioni, il GIP ha emesso un provvedimento applicativo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con prescrizione di divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, con applicazione del braccialetto elettronico, al fine di scongiurare il ripetersi di ulteriori condotte persecutorie da parte dell’odierno arrestato.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.