Via altri 26 pini. Saranno impiantati nuovi alberelli Cronaca

Al Viale degli Atlantici, sono partite le operazioni per tagliare 26 pini e sostituirli (compresi a quelli abbattuti, con pronta ri-numerazione, targhette bianche al posto di quelle nere) con nuovi alberelli.

Nelle foto di Giuseppe Chiusolo eloquenti immagini dello stato di salute dei “legni”.

La polemica dell’assessore Rosa con Luca Coletta

All’assessore Rosa non sono piaciute le riflessioni dell’avvocato Luca Coletta sul taglio dei 26 pini centenari con cui dovrebbe chiudersi la pars destruens, che non si bilancia con la pars construens cioè la piantumazione di alberelli della stessa famiglia secondo le indicazioni della Sovrintendenza ai Beni Ambientali.

Rosa può portare all’attivo del suo operato la “soluzione”. Ha diritto di tirare un sospiro di sollievo. Ma non ha diritto di deridere il sentimento, se si vuole un po’ nostalgico, del Coletta. Che, alla vista dei tronchi tagliati dei pini condannati a morte, non ha potuto fare a meno di sentire nelle narici il profumo di quel legname tutt’altro che morto.

Rosa forse non sa che se non ci fossero stati i Coletta e i Di Donato, nonché i De Iapinis, a lui assessore sarebbe mancata del tutto la soddisfazione di intestarsi il merito di tagliare “solo” 26 piante. E sì, perché assessori (genuini “tagliaboschi” ben più solerti) avrebbero dato corso senza indugio alla delibera di Giunta di marzo 2020, quella che sanciva lo sterminio di tutti i pini di Viale degli Atlantici, Via Pacevecchia e via Fratelli Rosselli. 360 pini: quanti quintali di legname fanno?

Realtà Sannita ha preso posizione. Ha avuto la temerarietà di richiamare le responsabilità degli amministratori e dei dirigenti comunali sul rispetto dovuto alle norme urbanistiche, alla Costituzione e alle norme amministrative. Tra l’altro, proprio in quei giorni (ripeto: anno 2020) la Gazzetta Ufficiale pubblicava il Regolamento Nazionale (firmato dal Ministro ex Forestale divenuto generale dei Carabinieri Costa), che sindaco, assessori e tecnici comunali hanno snobbato come carta straccia.

Senza quelli che Rosa prende come ostacoli alla sua opera non ci sarebbe lavoro oggi per il suo assessorato.

Non solo per questo, non insulti (lui che è medico), ma ringrazi chi ha difeso la città e il suo patrimonio verde, vale a dire la garanzia minima della produzione di ossigeno necessario alla vita.

MARIO PEDICINI 

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