''Virgo Fidelis'': i carabinieri di Benevento celebrano la loro celeste patrona Cronaca

Nella mattinata odierna, presso la Cappella del Centro “La Pace” del capoluogo sannita, l’arcivescovo metropolita di Benevento, S.E. Mons. Felice Accrocca, ha celebrato la Santa Messa in onore della “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del prefetto e delle massime autorità civili e militari, nonché di una rappresentanza di militari del Comando Provinciale di Benevento, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali.

Hanno partecipato alla cerimonia anche i familiari dei militari caduti in servizio, decorati al Valor Militare e Civile e vittime del dovere.

Al termine della funzione religiosa, il comandante provinciale dei carabinieri di Benevento si è soffermato sul significato della cerimonia, ricordando che la celebrazione della “Virgo Fidelis” risale all’8 dicembre 1949, quando Papa Pio XII promulgò il Breve Apostolico per proclamare ufficialmente la “Virgo Fidelis, Patrona dei Carabinieri”, fissando la data della ricorrenza al 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio di Gerusalemme e della Battaglia di Culqualber.

La scelta della celeste Patrona dell’Arma è ispirata alla fedeltà propria di ogni carabiniere che serve la Patria, caratteristica dell’Arma dei Carabinieri dalla fondazione sino ai giorni nostri e sintetizzata nel motto “Nei secoli fedele”, proprio come quella del 1° Battaglione Mobilitato Carabinieri e Zaptiè che, il 21 novembre 1941, si sacrificò a Culqualber in una delle ultime cruente battaglie nell’Africa Orientale. A seguito di tale fatto d’arme, fu conferita alla Bandiera dell’Arma la seconda Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione:

Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa d’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale comandante e carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma. Culqualber Africa Orientale agosto - novembre 1941”.

Il comandante provinciale ha poi ricordato l’esempio e la dedizione al servizio in favore della collettività espressi da tutti i carabinieri, in particolare da quelli che hanno offerto la loro vita nell’adempimento del dovere, come l’App. Sc. M.O.V.M. Tiziano Della Ratta e l’App. M.O.V.C. Vittorio Vaccarella, i cui familiari erano presenti alla celebrazione.

In concomitanza con la “Virgo Fidelis” si è celebrata anche la “Giornata dell’Orfano”. Al riguardo, è stata evidenziata la preziosa attività svolta quotidianamente dall’Opera Nazionale di Assistenza agli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC) per la vicinanza e il sostegno morale alle famiglie e, soprattutto, agli orfani dei carabinieri caduti in servizio.