Il discobolo in galera Cultura

Aspetto un ragazzo fuori dalla palestra comunale, centralissima a Benevento. Arriva e sale in macchina, irritato “perché certa gente tiene la mente ancora bloccata dalle mura longobarde”. Mentre sembra volersela prendere pure con me, domanda: “Ma come si fa a campare con un muro nel cervello?”. Gli indico la grande statua del Discobolo davanti all’ingresso della palestra: semplice, tu l'hai mai vista? molti non la vedono proprio, perché hanno nel cervello il muro di cui stai parlando. Finalmente si calma: “Ok d’accordo, il muro ce l’ho pure io, due volte alla settimana mi siedo sugli scalini e non l’ho mai notata, mea culpa!”. Va guardare com’è fatta la scultura, commenta “è bella, sta inguaiata, ci vuole subito un restauro”, prova a mettersi nella stessa posa, mentre io spero nel crollo definitivo del muro mentale che gli ha nascosto per mesi un monumento alto quattro metri.

Collocato ottant’anni fa sul prospetto sud della Scuola Elementare Mazzini, uno dei più originali edifici scolastici della Benevento d’anteguerra, quel Discobolo novecentesco molto diverso dalle sculture antiche ha salutato per decenni i ragazzi della palestra e non solo, fino a quando cioè ha potuto sfoggiare le sue forme protese nel gesto atletico del lancio. Poi fu messo in galera, s’è scurito e adesso si sta sfrantumando a poco a poco dietro una cancellata di ferro che devia gli sguardi dei passanti ma non i micidiali gas di scarico del traffico automobilistico. E siccome la galera, si diceva una volta, serve a rieducare chi ha sbagliato, ne deduco che rimane carcerato perché non risulta ancora rieducato!

Ma non tutti la pensano come me, c’è stato chi s’è preso la briga di spiegarmi “qual è il problema”: non c'è una soluzione, il Discobolo sta in galera perché è una statua sportiva capitata in una città di cultura, invece che in una città di sport. E io ironico: sportiva-mente ammetto che non ci avevo pensato, difatti in tutto il mondo lo sport sta andando a finire in galera, mica nelle città di cultura…

A questo punto qualche lettore potrebbe chiedere proprio a me la storia del Discobolo, a cominciare da chi lo scolpì. Niente da fare, eviterò accuratamente di rispondere, pensiamo prima ad abbattere i muri mentali che ci circondano.

ELIO GALASSO

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